Sei un seminarista in attesa di ricevere l’ordinazione presbiterale oppure hai deciso di fare un regalo a un sacerdote per la sua ordinazione o un anniversario? Il calice sacerdotale è una delle scelte più adatte in questi casi.
Oggi è possibile scegliere tra una grande varietà di calici, ecco perchè vogliamo aiutarti a individuare quello più adatto alle tue esigenze.
Scopriamo quali sono le caratteristiche da tenere in considerazione quando si cerca un calice sacerdotale perfetto e su misura. Continua a leggere!
Indice degli argomenti:
Le origini del calice per sacerdote
Il calice sacerdotale è il vaso sacro usato durante l’Eucarestia per offrire e consacrare il vino della Santa Messa. La parola calix veniva usata per indicare il comune bicchiere e fin dal principio i cristiani decisero di usare questo termine per indicare la coppa usata per compiere il Sacrificio divino. Se ci pensi bene il calice rappresenta il recipiente utilizzato allo stesso Gesù nel corso dell’Ultima Cena e rappresenta il simbolo della sua passione.
Inizialmente la chiesa si servì di comuni calici di vetro anche se ben presto, come ci ha raccontato Tertulliano, iniziò a ornarli con materiali solenni e con simboli cristiani. Vennero quindi creati calici per la messa in metallo o con pietre preziose: oro, argento, onice, agata, sardonica, marmo e molti altri.
In un secondo momento, a causa delle invasioni barbariche che portarono a ridurre la produzione di opere d’arte e di ricchezze, si iniziarono ad usare metalli meno nobili, come ferro e piombo, e alcune pietre comuni, come il corno d’animale e il legno. Anche le forme dei calici subirono dei cambiamenti, diventando sempre più tozzi e meno raffinati.
Nei secoli successivi ritrovarono la loro forma elegante, soprattutto grazie alle influenze artistiche rinascimentali e barocche, seppur mantenendo un forte interesse per le forme sobri ereditate dal Medioevo.
Il calice della comunione con Cristo
Come ben saprai, il calice sacerdotale è il vaso sacro che contiene il vino che si trasforma nel Sangue di Cristo durante la celebrazione dell’eucaristia. Il calice rappresenta dunque il simbolo della comunione tra Dio e gli uomini, dell’antica alleanza del Vecchio Testamento che si rinnova e acquista un significato completamente nuovo grazie al sacrificio di Gesù. Il gesto di offrire il suo sangue per espiare tutti i peccati è diventato da un lato il simbolo dell’obbedienza filiale di Gesù stesso, dall’altro il mezzo per la salvezza di tutta l’umanità.
Ecco perchè il calice della comunione diventa importante per via di ciò che è destinato a contenere, il vino che si trasforma in Sangue. Lo stesso discorso vale per tutti i diversi accessori usati dal sacerdote durante la Liturgia. Accanto al calice della comunione ad esempio troviamo la pisside, il calice per ostie che in alcuni casi ha la forma di una ciotola; le ampolline per celebrazione di vetro, che contengono l’acqua e il vino prima che vengano versati negli appositi contenitori; la patena, il piattino usato dal sacerdote per riporre l’ostia più grande durante la consacrazione.
Ci sono anche numerosi elementi in tessuto, ugualmente importanti per celebrare la messa, come ad esempio il corporale, la tovaglia quadrata inamidata che viene stesa sull’altare per ricevere il Corpo di Cristo; la palla, costituita da un quadratino di stoffa inamidata e usata per il coprire il calice sacerdotale; il purificatoio, ovvero il fazzoletto usato per pulire il calice e la patena dopo la comunione; ed infine il manutergio, utilizzato dal sacerdote come asciugamano.
Secondo il Liber Pontificalis, una serie di note biografiche in ordine cronologico di tutti i Papi fino alla fine del IX secolo, i calici potevano essere catalogati in base a particolari caratteristiche, ed essere:
- Maiores o minores, a seconda delle dimensioni;
- Sacri o sancti, se usati per la consacrazione;
- Ministeriales, se utilizzati per impartire la comunione ai fedeli;
- Offertorii, se destinati a contenere il vino ancora da consacrare;
- Stationales, utilizzati nelle funzioni dei riti stazionali;
- Quotidiani, per essere usati nei giorni non festivi;
- Pendentiles o appensorii, oggetti votivi esclusivamente decorativi;
- Ad baptismum, per i nuovi cristiani.
Nel XII e XIII secolo, vengono elencati anche altri calici come:
- Viaticus, più piccoli e compatti, usati da portare con sè nei viaggi;
- Ad communicandos infirmos, per impartire la comunione ai malati;
- Funerarius, per ornare la tomba dei Ministri di Dio.
Esiste un ulteriore catalogazione dei calici, più moderna e certamente più generica:
- Calice ansato: di grandi dimensioni, con i manici ad anse e diffuso in età carolingia;
- Calice da pregustazione: di piccole dimensioni, con anse e coperchio ed usato per assaggiare il vino prima della celebrazione Messa;
- Calice con campanelli: decorato con piccoli campanelli che pendono dalla coppa, diffuso prevalentemente nei paesi di cultura spagnola;
- Calice del seminarista: realizzato in materiale non prezioso e non ancora consacrato, viene utilizzato per insegnare ai seminaristi a celebrare la Messa;
- Calice del missionario: di piccole dimensioni e adatto a lunghi viaggi;
- Calice papale: riservato esclusivamente al Pontefice e dotato di un coperchio per la chiusura;
- Calice purificatorio: fino al XVII secolo veniva utilizzato per offrire ai fedeli del vino non consacrato per sciacquarsi la bocca dopo aver preso la Comunione;
- Calice funerario: piccolo e leggero, costruito in un materiale umile e non prezioso, come il legno, il piombo o lo stagno, e veniva messo all’interno delle tombe dei sacerdoti;
- Calice viatorio: di piccole dimensioni, per lo più smontabile per essere trasportato nel corso dei viaggi.
Quali sono le parti che lo compongono?
Il calice si compone prevalentemente di tre parti: il piede, il fusto con il nodo e la coppa.
Il piede può essere rotondo poligonale o mistilineo e deve essere ampio in modo tale da garantire la massima stabilità al calice. Ecco perchè il suo diametro deve superare quello della coppa.
Il fusto deve essere abbastanza alto ma senza esagerare.
Il nodo non deve essere troppo voluminoso e l’ornato deve facilitare l’uso del calice. È importante ricordare che il sacerdote, dopo la consacrazione mentre distribuisce il Corpo di Cristo, non è libero nei movimenti poichè ha il pollice e l’indice uniti. Ecco perchè l’ornamento non deve ostacolare la presa sicura del calice.
Infine la coppa, si allarga verso il labbro senza essere troppo stretta e profonda in modo tale da rendere più agevole l’uso e il maneggiamento del calice.
Particolare attenzione va riposta sulle misure del calice. L’altezza minima del calice deve essere di almeno 16 cm, mentre l’altezza massima non può mai superare i 28 cm.
Il materiale del calice
Oggi non è possibile utilizzare qualunque tipo di materiale che non sia nobile, facile alla corrosione e a rischio di facili fratture per realizzare la coppa del calice. Non è possibile dunque usare materiali come la creta, il bronzo, il vetro e il legno.
Le norme liturgiche prevedono che almeno la coppa del calice sia fatta di oro o argento. Qualunque sia il materiale usato è necessario che il calice venga trattato a forte doratura, quantomeno nella parte interna. Questa parte è quella che entra in contatto con il Corpo di Cristo.
Per le altre parti del calice, il fusto, il nodo e il piede, si può usare qualunque altro metallo. In molti casi si accetta lo stagno per ragioni economiche o di indigenza, infatti nello stagno non si riscontrano svantaggi di porosità, fragilità e ossidazione.
Anche se i requisiti indispensabili dei calici sono la stabilità, la conformazione armonica e il facile maneggiamento, è essenziale ricordare di curare la definizione dell’ornato. Inoltre, l’ornamentazione non deve avere nulla di profano o che sia poco decoroso.
Sull’ornato del calice incidere scene scritturali, legate all’Eucarestia, oppure figure di angeli, di santi, simboli, virtù ed emblemi cristiani.
Adesso che sai tutto sulle caratteristiche essenziali, sei pronto ad acquistare il calice per te o per il sacerdote della tua parrocchia. Visita la pagina dedicata nel nostro sito e scegli il calice perfetto!