La messa è un momento solenne che permette al fedele di ascoltare la parola di Dio ed entrare in contatto con Lui durante il momento dell’Eucarestia. La messa è un rito piuttosto articolato, suddiviso in momenti essenziali per conoscere Gesù e affrontare il cammino di fede. Una delle tappe che si affronta durante la messa è quella dell’offertorio, il momento in cui i fedeli fanno un’offerta alla chiesa.
Ti sarà capitato di chiederti a cosa servono le offerte raccolte durante la messa. Si tratta di un’azione che si ripete costantemente ad ogni celebrazione e che ha chiaramente uno scopo ben preciso e irrinunciabile all’interno della comunità religiosa di appartenenza.
Scopriamo insieme a cosa serve e cosa rappresenta. Buona lettura!
Indice degli argomenti:
L’offerta dei fedeli durante la messa
L’offerta durante la messa è un gesto semplice ed estremamente importante che si verifica in un momento ben preciso della celebrazione, ovvero quando si arriva alla presentazione del pane e del vino. Una volta giunti in questo particolare momento della messa, vediamo comparire i cestini trasportati dai fedeli che passano tra le file dei banchi per ricevere le offerte. In alcune circostanze, queste donazioni possono raggiungere anche cifre piuttosto consistenti e, in questi casi, vanno gestite da chi ne ha il compito.
Ma qual è lo scopo per cui vengono raccolte le offerte durante la messa? Le ragioni sono semplici e facilmente intuibili. Questi soldi sono impiegati per il mantenimento della varie attività della comunità cristiana e sono essenziali per il sostentamento della chiesa stessa. Con i soldi raccolti vengono pagate le bollette della corrente elettrica, dell’acqua e in generale vengono usati per tutto ciò che riguarda il mantenimento della chiesa. Inoltre, possono essere impiegati per le spese di assicurazione, di manutenzione delle strutture e l’acquisto di attrezzature per l’attività pastorale.
Le offerte sono impiegate anche per le spese quotidiane del sacerdote stesso e per l’aiuto dei bisognosi che si recano in chiesa per chiedere aiuto per sé e per la propria famiglia.
Le cassette per l’offerta in chiesa
Il cestino che passa durante la celebrazione della Santa Messa è solo uno dei tanti modi con cui il fedele può contribuire al sostentamento della comunità religiosa. Un altro modo è quello di fare la propria offerta utilizzando le cassette posizionate in chiesa, in corrispondenza delle cappelle dedicate ai Santi. Si tratta di un oggetto sacro, simbolo di carità e posta a disposizione dei fedeli che, in base alle proprie possibilità economiche decidono di fare un’offerta al santo e quindi alla chiesa. Conoscendo l’uso che viene fatto di questi soldi, molti fedeli con grandi facoltà scelgono di donare somme consistenti per aiutare altri fedeli della comunità che si trovano in difficoltà.
Ricordiamo infatti che i soldi raccolti dalla chiesa attraverso le cassette delle offerte non vengono usati solo per le spese che la chiesa stessa deve sostenere. Questi soldi sono impiegati anche per fornire un aiuto concreto e materiale alle famiglie bisognose, sia della comunità religiosa che circonda la chiesa ma anche in occasione di eventi come la Terra Santa e le Missioni.
Quanto è importante la raccolta delle offerte?
I fedeli che si recano in chiesa per pregare hanno un profondo rispetto per le cassette delle offerte così come per il momento dell’offertorio. È nota infatti la destinazione d’uso dei soldi raccolti dal sacerdote e per questo i fedeli sono sempre ben disposti a partecipare e contribuire a questo grande gesto d’amore.
Molto spesso è proprio lo spirito caritatevole che ci spinge a donare qualcosa a chi è meno fortunato di noi.
Vista l’importanza di questo strumento per consentire ai fedeli di mostrare la propria carità nei confronti della chiesa e dell’intera comunità religiosa è importante scegliere con cura le cassette da posizionare nei luoghi di culto.
Raccoglitori per le offerte
Come abbiamo detto, ci sono due modi per consentire al fedele di fare la propria offerta. Il primo è attraverso i cestini durante l’offertorio in occasione della celebrazione religiosa. Il secondo è tramite le cassette per le offerte da posizionare in chiesa e che il fedele potrà utilizzare in qualunque momento.
Nel primo caso, il prete può scegliere di usare dei semplici cestini aperti che lasciano intravedere il contenuto al suo interno. È una soluzione poco diffusa perché in genere si preferisce optare per cestini chiusi con un’apposita fessura al di sopra per permettere al fedele di lasciar cadere la sua offerta all’interno. Questi possono essere bianchi oppure colorati in base al tempo liturgico di riferimento.
Nel secondo caso invece, è a discrezione del parroco scegliere la tipologia di cassette da dislocare per tutta la chiesa. In genere si preferisce optare per soluzioni discrete e poco appariscenti. Ricordiamo che l’attenzione deve ricadere sul santo a cui si fa la donazione e sulle candele che il fedele accende per accompagnare la sua preghiera. Infatti, non è insolito trovare, in corrispondenza delle cassette per l’offertorio, uno stand con le candele pronte per essere accese dal fedele che fa la sua offerta.
L’origine della questua
L’abitudine di raccogliere offerte risale alle origini della Chiesa, anche se il modo è cambiato con il passare del tempo e si è adattato alle caratteristiche della società.
I primi cristiani erano soliti portare il pane durante la messa. Questo veniva offerto al sacerdote perché lo consacrasse. Ancora oggi, nelle liturgie orientali, i fedeli portano il pane in occasione delle celebrazioni religiose e quello che non viene usato durante la messa si dona ai poveri.
In un secondo momento, invece del pane la gente ha iniziato a offrire altri doni per i poveri e i bisognosi oppure per la chiesa stessa. Anche oggi si raccolgono prodotti di varia natura in particolari luoghi o in occasione di eventi particolari, come ad esempio il Natale. In questo caso, i doni vengono posizionati in un posto idoneo ma al di fuori della tavola eucaristica.
Oltre a quelle abituali, ci sono poi le collette speciali, stabilite dalle Conferenze Episcopali per uno scopo determinato della chiesa. Queste ragioni possono essere di tipo caritatevole, di evangelizzazione, per la formazione di seminaristi ed è sempre legato all’azione evangelizzatrice, pastorale e caritativa della chiesa.
Cambiano i popoli, i luoghi e i tempi, quello che resta invariato riguarda il modo in cui si svolge la colletta così come il momento della messa in cui avviene. L’offertorio è un momento solenne che ci permette di fare qualcosa di concreto per aiutare la comunità religiosa e rafforzare il potere della preghiera.
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