La Liturgia delle Ore è una tradizione che ci arriva direttamente da Gesù. Come viene raccontato nei Vangeli, il Signore insegnò ai discepoli a pregare (Mt 6,9-13; Lc 11,2-4) esortandoli «a pregare sempre, senza stancarsi» (Lc 18,1). Lo stesso Gesù aveva ricevuto da Maria e Giuseppe l’educazione all’osservanza delle preghiere del popolo d’Israele.

Sei curioso di sapere perchè è importante seguire la Liturgia delle ore e come fare a pregare secondo questa particolare tradizione? Allora mettiti comodo e continua a leggere.

Gesù e la preghiera

Come abbiamo detto, Gesù era solito dedicare molto tempo alla preghiera, ogni attività era unita alla preghiera, ogni azione derivava dalla preghiera. Spesso si ritirava nel deserto o sul monte a pregare (Mc 1,35; 6,46) alzandosi al mattino presto o passando la notte in preghiera (Lc 6,12; Mt 14,23.25).
Questo comportamento non passò inosservato, tanto che gli Apostoli, a loro volta, non solo continuarono a richiamare il comando del Signore sulla necessità di una preghiera perseverante, ma misero in luce la sua grande efficacia per la santificazione (1Tm 4,5).
Ecco dunque che gli Apostoli si riunivano per la preghiera all’ora di terza (At 2,1-15). Lo stesso Pietro «salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare» (At 10,9); allo stesso modo «Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio» (At 3,1).
Con il Concilio Vaticano II si mise in atto una riforma radicale riguardo questa particolare preghiera, che nel corso dei secoli si era allontanata dal popolo di Dio, e la Sacrosanctum Concilium (SC) vuole mettere in luce l’aspetto cristologico ed ecclesiale. Lo scopo era quello di diffondere una preghiera non più riservata al clero, ma aperta a tutti, inclusi i laici.

La Liturgia delle ore è dunque preghiera per mezzo di, con e in Cristo. L’unione del fedele con Gesù è resa possibile solo ed esclusivamente dall’appartenenza al Corpo mistico, la Chiesa. Infatti, grazie al Battesimo e della Cresima il fedele diventa partecipe del suo sacerdozio e quindi anche alla sua continua preghiera. In questo senso Cristo è presente e opera la salvezza non solo durante la celebrazione dell’Eucaristia, ma anche in quella della Liturgia delle ore.

Cos’è la Liturgia delle ore?

Le Liturgia delle ore è la preghiera ufficiale della chiesa. Il suo nome indica che non si tratta di un atto privato o individuale, ma di un “atto liturgico”, ovvero qualcosa che riguarda tutta la chiesa e quindi è di tutti i suoi membri. La preghiera rappresenta un diritto e un dovere di ogni battezzato.

Le Ore devono essere celebrate nel tempo corrispondente. Per questo motivo occorre prestare attenzione ai Principi e alle Norme sulla Liturgia delle Ore (PNLO).

Come viene descritto in PNLO 11: “Poiché la santificazione del giorno e di tutta l’attività umana rientra nelle finalità della liturgia delle ore, il suo ordinamento è stato rinnovato in modo da far corrispondere, per quanto era possibile, la celebrazione delle ore al loro vero tempo, sempre tenendo conto, però, delle condizioni della vita odierna”. Ecco perchè sarebbe illogico pregare l’ora della sera (i vespri) al pomeriggio e l’ora della mattino (le lodi) alla sera. Il richiamo alle ore ci aiuta a capire che lo scopo primario di questa azione liturgica è la santificazione della giornata e del tempo. Infatti, santificare le “ore” significa santificare la vita per renderla vita divina.

Come è strutturata la Liturgia delle ore

La Liturgia delle ore segue una struttura ben precisa. Eccola riassunta brevemente:

  • Invito alla preghiera
  • Ufficio delle letture
  • Preghiera del mattino (lodi)
  • Terza (ore 9), sesta (ore 12), nona (ore 15)
  • Preghiera della sera (vespri)
  • Preghiera della notte (compieta)

L’invito alla preghiera viene sempre premesso come introduzione all’ora (ufficio delle letture o lodi) celebrata per prima. L’Ufficio delle letture, tradizionalmente conosciuta come preghiera notturna, è stato definito in modo da poter essere recitato, con pieno significato a ogni ora del giorno (PNLO 57).

Le lodi formano, insieme ai vespri, “il duplice cardine dell’ufficio quotidiano” e devono essere celebrate come “le ore principali” (SC 89, PNLO 37). Ricordiamo che con la preghiera del mattino, viene lodato Dio e si ringrazia per l’inizio del nuovo giorno.

La terza, la sesta e la nona ora (ovvero l’ora media e le ore minori) sono riconosciute fin dai cristiani dell’antichità che, così come le ore di preghiera ebraiche, interrompevano il lavoro e si dedicavano al “ricordo degli eventi della passione del Signore e della prima propagazione del vangelo” (PNLO 75).

I vespri (termine che deriva dal latino vesper o vespera, sera), come detto,formano insieme alle lodi i pilastri e rappresentano il duplice cardine di tutta la liturgia delle ore. Infatti, ci permettono di rendere grazie per il giorno che sta per terminare, così come per le azioni salvifiche di Cristo la sera del Giovedì Santo e il sacrificio della croce il pomeriggio del Venerdì Santo (PNLO 39). Infine, la compieta (che deriva dal latino completorium, compimento) è la preghiera che precede il riposo della notte e può essere anche recitata dopo mezzanotte (PNLO 84).

Le ore del mattino e della sera sono quelle più importanti di tutta la liturgia, poichè coincidono con il sorgere del sole e il suo tramonto. I sacerdoti pregano anche nel corso della giornata con L’Ufficio delle letture o Mattutino.

Le preghiere per ogni ora della liturgia

Per ogni ora indicata dalla Liturgia delle ore sono previste preghiere con strutture molto simili tra loro. Prendendo come esempio quelle più importanti, le lodi e i vespri, si inizia con un versetto d’introduzione: “O Dio, vieni a salvarmi”. A seguire si recitano l’inno e i tre salmi. Ogni salmo è preceduto e introdotto da un’antifona, ovvero una breve preghiera che aiuta a comprenderne il significato e si conclude con un Gloria al Padre e con la ripetizione dell’antifona. Le parti successive sono delle letture bibliche brevi, un responsorio che esprime la nostra risposta alla parola ascoltata, un cantico evangelico (il Benedictus al mattino, il Magnificat alla sera e il Nunc Dimittis a Compieta), le invocazioni (al mattino) o le intercessioni (alla sera). Si conclude dunque con il Padre nostro e una preghiera finale.

Ricordiamo che, nella Liturgia delle ore si prega soprattutto con il Salmi e alcuni cantici biblici. I Salmi sono 150 e si recitano quasi tutti nel giro di quattro settimane. Per questo motivo in alcuni libretti, i Salmi son suddivisi  nell’arco di quattro settimane per aiutare il fedele che prega in solitudine ad essere in sintonia con le preghiere dell’intera comunità cristiana.

La Liturgia delle ore si può recitare individualmente, ma è una preghiera comunitaria. La cosa migliore è unirsi a qualche comunità parrocchiale che ha la buona abitudine di cantare assieme le Lodi o i Vespri.

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