La Liturgia delle ore è una preghiera ufficiale composta da salmi, cantici, inni e letture scelte dalle Sacre scritture. È considerata una partecipazione sacramentale alla preghiera personale di Gesù, che continua a pregare e a lodare Dio con noi e per noi.
Nel Rito Romano sono disponibili due edizioni ufficiali, una è composta da quattro volumi e l’altra è un estratto concentrato in un volume unico chiamato “La preghiera del mattino e della sera“. Il fedele può scegliere di seguire una delle due edizioni ufficiali e riconosciute entrambe dalla chiesa.
Con la Liturgia delle ore è possibile scandire la giornata raccogliendo nelle preghiere che compongono la liturgia. Si tratta di momenti salienti che consentono al fedele di dedicare un momento al dialogo con Dio. Vuoi saperne di più e scoprire quali sono i momenti più importanti? Continua a leggere!
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Come si suddivide la Liturgia delle ore?
Come abbiamo detto, la giornata è scandita alla perfezione dalle preghiere, articolata nelle cosiddette ore canoniche. Le due principali sono le Lodi mattutine, che si celebrano nella prima fase della giornata, e i Vespri, che vengono celebrati la sera, all’imbrunire oppure prima della cena.
Oltre a questi momenti, ne esistono altri di minore importanza ma che rendono più completa la Liturgia delle ore. Le ore minori sono:
- L’ufficio delle letture, anche chiamato Mattutino, non è legato a un’ora prestabilita ma può essere celebrato in qualunque momento della giornata e che solitamente include una lettura biblica lunga e una lettura tratta dai Padri della Chiesa.
- L’Ora Prima, di origina antica monastica e appresa anche nel rito romano, oggi viene celebrata in Forma straordinaria e segue il Mattutino.
- L’Ora Media, alle 9, alle 12 e alle 15, ovvero la Terza, la Sesta e la Nona.
- La Compieta, prima di andare a dormire.
La Liturgia delle ore si dispone in un ciclo di quattro settimane durante le quali si celebrano i salmi, che possono essere letti o cantati. Lo schema di Compieta viene invece articolato in un unica settimana.
Il Libro delle Ore
Per guidare la preghiera del fedele in origine si utilizzava il Libro delle ore. Si tratta di una raccolta che comprende l’intera raccolta delle ore liturgiche per ogni periodo dell’anno. Per molti secoli è stato uno dei libri più diffusi nelle famiglie cristiane e nelle comunità che potevano permettersi di avere dei libri. Erano considerati molto prestigiosi tanto che, anche dopo la diffusione della stampa, i libri delle ore rimasero come espressione di amore verso l’arte. Infatti, con il tempo divennero degli oggetti riccamente decorati con miniature realizzate con estrema precisione.
Vista la quantità di questi testi, insieme all’edizione maggiore, composta da tutti i testi delle letture e dei salmi, nel medioevo iniziò a diffondersi un indice che metteva ordine tra le scritture: il breviario. Con il Concilio di Trento il breviario divenne un oggetto di uso quotidiano inteso come testo. Inoltre si poteva trasportare facilmente e questo consentiva all’ecclesiastico di recitare l’Ufficio Divino senza dover necessariamente ricorrere ad altri testi.
Ogni ecclesiastico aveva l’obbligo di averlo ed era chiamato a recitare le relative orazioni nelle ore canoniche prescritte. Solo in rare eccezioni come nel caso dei Vespri solenni, il libro delle ore divenne una preghiera individuale e non più una pratica collettiva da osservare insieme a tutta la comunità.
Lodi mattutine e Vespri: i momenti solenni della liturgia
Le Lodi mattutine e i Vespri sono considerati i momenti salienti della liturgia.
Le Lodi mattutine sono recitate nelle prime ore del mattino il più vicino possibile all’alba. L’Ufficio delle Lodi è uno dei più antichi e possiamo trovarne traccia fin dai tempi degli Apostoli. Infatti, già nel II-III secolo si parla di questa prassi nei Padri Apostolici, nei Canoni di Ippolito di Roma e in San Cipriano.
Con il tempo fu divenne un fatto naturale nelle provincie cristiane la creazione diverse forme dell’ufficio, che assumevano dunque nomi diversi come l’ufficio dell’alba (Aurora), l’ufficio del sorger del sole, l’ufficio della mattina, la preghiera del mattino, l’ufficio del canto del gallo e l’ufficio della Risurrezione di Cristo. Al di là del nome assunto, le caratteristiche generali restavano pressoché le stesse.
Una delle celebrazioni più comuni al tempo era all’interno della cattedrale, poichè nel IV-VI secolo il clero era raggruppato in città attorno al proprio vescovo. Al centro della vita cristiana, della liturgia e dell’evangelizzazione dell’intera diocesi vi era solo la cattedrale.
I vespri sono le preghiere che vengono recitate al tramonto. In base alle diverse tradizioni liturgiche possiamo trovare diverse suddivisioni. L’unica parte che è sempre presente è la salmodia, ovvero il canto di uno o più salmi.
Come le Lodi mattutine, anche i Vespri hanno un origine molto antica e sono arrivati fino ai giorni nostri con qualche piccola variazione. Oggi possiamo recitare i vespri fra la decima e la dodicesima ora, ovvero tra le 16 e le 18, prima del tramonto e quando ancora è presente la luce del sole. In origine invece le preghiere dovevano essere recitate esclusivamente quando la luce era calata e utilizzando le candele e le torce per richiamare il significato simbolico della luce.
I vespri si compongono da due salmi, un cantico preso dal Nuovo Testamento, la lettura breve, il Magnificat, la preghiera universale e il Padre Nostro.
Significato dei segni tipografici
Sul testo dei salmi della Liturgia delle ore troviamo dei segni tipografici che accompagnano il testo e ci aiutano a gestire al meglio la lettura. Questi simboli servono in particolare durante la lettura comunitaria delle ore, sia nel caso in cui venga letta che nel caso venga cantata.
I segni assumo questi significati:
- L’asterisco, indica una lunga pausa. Ad esempio, nel caso di una salmodia cantata questo simbolo indica la fin della prima parte della frase musicale.
- La croce, indica una breve pausa. Quando la salmodia è cantata indica che c’è una flessa.
- La croce di colore rosso, è un simbolo importante perché indica che il salmo inizia o termina subito dopo la croce rossa. La parte precedente o successiva ha la funzione di antifona.
- La lineetta, significa che il paragrafo termina nella pagina seguente. Questo è utile soprattutto nel caso dei canti canti poiché indica che il canto continua e non ci sono cambi di voce.
Conoscendo il significato dei simboli è più semplice leggere i salmi e concentrarsi al meglio sulle parole che rivolgiamo al Signore.
La Liturgia delle ore è una preghiera molto importante anche se molti non la conoscono o la ritengono troppo complessa da gestire ai giorni nostri. In realtà quando si comprende il funzionamento diventa quasi indispensabile riuscire a dedicare il proprio tempo a queste preghiere.
Sul nostro sito puoi trovare i libri delle ore e i testi sacri utili per guidare la tua preghiera. Visita la pagina dedicata ai testi per la liturgia e scegli il tuo libro della preghiera!