La Madonnina è il simbolo di Milano ed è situata sopra la guglia maggiore del Duomo, da qui può vegliare su tutta la città. Realizzata da Giuseppe Perego in rame dorato, la statua che rappresenta la Madonna Assunta oggi ricopre un ruolo religioso e culturale molto importante.
In questo articolo volgiamo condividere con te la sua affascinante storia, dal momento della creazione fino ai giorni nostri. Sei pronto a conoscere la storia e le particolarità della Madonnina del Duomo di Milano? Allora continua a leggere!
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La storia della Madonnina del Duomo di Milano
Se esiste una cosa nella quale un milanese si può rappresentare, nel raccontare la propria appartenenza cittadina, è proprio la statua scolpita da Giuseppe Perego durante gli anni dell’Illuminismo. La prima testimonianza di una possibile collocazione della statua della Madonnina sulla guglia maggiore del Duomo di Milano è rintracciabile in un vecchio disegno attribuito all’architetto Cesare Cesariano. In questo disegno, datato 1521 si nota sulla guglia centrale del Duomo una statua raffigurante la Madonna Assunta. Trascorsero gli anni e i secoli ma il desiderio di ornare la Gran Guglia con una raffigurazione della Madonna continuò a circolare tra gli ambienti religiosi e artistici della Lombardia.
L’incarico di realizzare la statua, finalmente, fu affidato allo scultore Giuseppe Perego che nel 1769, più di 200 anni dopo la prima rappresentazione su carta, presentò alla Veneranda Fabbrica del Duomo tre diverse soluzioni.
Alla realizzazione della statua sacra, deliberata il 17 giugno 1769, partecipano anche l’intagliatore e modellista Giuseppe Antignati per la controforma, e il fabbro Varino per l’armatura di sostegno. A modellare e a battere insieme le lastre di rame sul modello in legno fu invece l’orefice Giuseppe Bini, mentre la doratura, realizzata con 156 libretti di 2 fogli d’oro zecchino, fu eseguita su suggerimento del pittore Anton Raphael Mengs.
Della prima e della terza proposta esistono ancora oggi i modelli in terracotta che sono custoditi, insieme all’originale struttura interna della Madonnina, sostituita nel 1967, nella sala della Madonnina del Grande Museo del Duomo.
La statua sacra terminata in 4 anni, fu collocata sulla Gran Guglia il 30 ottobre 1774, da allora ha sempre brillato sul cielo di Milano. Sappiamo che la statua è rimasta nascosta solo nel periodo che va dall’agosto 1939 al maggio 1945 quando il simbolo della città di Milano fu coperto da un panno grigioverde e cosi rimase per cinque anni. Il motivo? Evitare di fornire un facile bersaglio ai cacciabombardieri alleati.
La Madunina fu scoperta solennemente il 6 maggio 1945 quando l’arcivescovo di Milano, Cardinale Schuster celebrò il rito. Nel dopoguerra ha rappresentato uno dei simboli più luminosi del miracolo italiano ma le intemperie e il trascorrere degli anni richiesero negli anni Sessanta un primo restauro.
Fra il 9 giugno ed il 27 luglio 1967 fu scomposta l’intera struttura di lastre di rame per poi essere completamente ri-dorata. In quest’occasione fu sostituita l’intera struttura interna, pericolosamente corrosa dal tempo. Da allora gli interventi di restauro si sono succeduti a ritmo quasi costante, l’ultimo intervento è del 2012 quando, approfittando dei lavori che hanno interessato la Guglia Maggiore del Duomo di Milano, è stato eseguito un intervento mirato alla ri-doratura della statua.
La Madonnina vista da vicino: dimensioni e curiosità
Secondo la tradizione, la Madonnina è visibile da quasi tutta la città di Milano e nessun edificio può essere più alto della statua sacra. Negli anni Trenta vi fu una legge che impedì alla Torre Branca di Gio Ponti e alla Torre Velasca di superare i 108,5 metri di altezza, in rispetto alla Madonnina del Duomo.
Dietro ai sentimenti religiosi si nascondono problemi strutturali della città. Infatti, a pochi metri dalla superficie in cui sorge la città di Milano è presente una falda freatica che potrebbe rendere instabile qualsiasi costruzione più grande e imponente del Duomo.
Oggi esistono diversi palazzi ben più alti della Madonnina. Basti pensare al Grattacielo Pirelli che misura 127 metri. Anche in questo caso però, per portare rispetto al simbolo di Milano è stata posta sulla sommità del palazzo una copia esatta della Madonnina. Questa riproduzione è stata spostata nel 2010 sul Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia, alto ben 161 metri.
Infine, il 22 novembre 2015 la statua è stata spostata ancora una volta sulla Torre Isozaki a 209,2 metri d’altezza per rispettare la tradizione meneghina.
Ma quali sono le dimensioni e le caratteristiche della statua della Madonnina?
- 4,16 m: l’altezza della Madonnina
- 33: lastre di rame che rivestono la statua
- 399,200 kg: il peso delle lastre
- 584,800 kg: il peso della struttura portante in acciaio inox
- 6750: i fogli d’oro zecchino utilizzati nell’ultima doratura
La statua sacra e le ricorrenze che la rendono protagonista
La Madunina è un vero e proprio punto di riferimento per la città di Milano. La statua rappresenta infatti l’arte e il senso civico della città lombarda fin dal lontano 1848, quando durante le cinque giornate di Milano due patrioti, Luigi Torelli e Scipione Bagaggi innalzarono sulla statua il Tricolore contro l’occupazione austriaca della città. Fu un simbolo, come abbiamo detto, che con il suo semplice sventolare rincuorò e spinse i rivoltosi a continuare la lotta.
Da quel giorno il tricolore viene issato sulla statua anche in altre particolari ricorrenze:
- 10 febbraio – Giorno del ricordo degli istriani, fiumani e dalmati
- 11 febbraio – Patti lateranensi
- 17 marzo – Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera
- 18-22 marzo – Cinque Giornate di Milano
- 25 aprile – Liberazione dal nazifascismo
- 1 maggio – Festa del lavoro
- 9 maggio – Giornata d’Europa
- 2 giugno – Festa della Repubblica
- 28 settembre – Insurrezione popolare di Napoli contro i nazifascisti
- 4 ottobre – San Francesco e Santa Caterina, patroni d’Italia
- 4 novembre – Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate
- 12 novembre – Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace e Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare.
Il significato delle statue sacre nelle chiese
La Madonnina è un esempio del valore che rappresentano le statue sacre per la chiesa e per i fedeli. Il significato di questi simboli sacri è forte e molto spesso ricco di rimandi non solo religiosi ma anche culturali.
Ecco perché all’interno delle chiese e delle case dei fedeli è possibile trovare statue sacre in resina che riproducono con una certa accuratezza i tratti dei Santi ai quali si è devoti. È come se la presenza di queste rappresentazioni fosse in grado di accompagnare la preghiera in modo più profondo.
Le statue religiose nelle chiese aiutano i pellegrini a incontrare Dio, la Madonna e le figure mistiche che fanno parte del creato. Ci guidano nel cammino che porta ad affidarsi completamente a Dio.
Le figure sacre acquistano un valore ancor più grande in occasione delle feste, delle processioni e degli eventi. Pensa ad esempio alla statua di Gesù in Croce e alla Croce che si venera durante la celebrazione della passione. In molti casi rappresentano scene complesse che hanno segnato la storia di Gesù: l’Annunciazione della Sacra Famiglia, la Crocifissione, la Resurrezione.
Le statue della Madonna sono tra le figure sacre più importanti. Lei è la Madre di tutti noi, è la Regina dell’Universo, ci protegge e ci guida nel cammino verso la fede.