La festa di Ognissanti, anche nota come giorno di tutti i Santi, è una ricorrenza molto importante per la religione cristiana poiché celebra la gloria e l’onore di tutti i santi, anche quelli non canonizzati.
All’interno del calendario liturgico viene utilizzato il termine Solennità di Ognissanti per riferirsi alla festività che cade in occasione del 1° novembre ed è seguita dalla commemorazione dei defunti, il 2 novembre. Si tratta di una festa di precetto, pertanto i fedeli hanno il dovere di partecipare alla Messa nel pieno rispetto del terzo comandamento.
Le origini e il significato della festa di tutti i Santi sono molto antiche e si fondono con la cultura delle popolazioni celtiche. Vediamo insieme come nasce e qual è la storia della festa dei Santi!
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Le origini della festa di Ognissanti
Le prime commemorazioni dei santi risalgono al IV secolo, in Antiochia, e fanno riferimento alla domenica successiva alla Pentecoste. Ci sono molte testimonianze che raccontano la festa di Ognissanti, da Giovanni Crisostomo nella 74° omelia fino alle chiese orientali dei giorni nostri, anche Sant’Efrem il Siro parla delle festa collocandola nel giorno del 13 maggio. Nella chiesa occidentale, la ricorrenza deriva probabilmente dalla festa romana della Dedicatio Sanctae Mariae ad Martyres. Si tratta della celebrazione dell’anniversario della trasformazione del Pantheon nella chiesa dedicata alle Vergini e a tutti i martiri, avvenuta proprio il 13 maggio.
Ma come mai, anche se in origine la celebrazione cadeva a maggio, oggi la festa di Ognissanti cade il 1° novembre? La risposta va ricercata in Papa Gregorio III che decise di prendere come data riferimento quella della consacrazione della cappella a San Pietro alle reliquie dei Santi Apostoli e di tutti i Santi, martiri e confessori.
Arrivato il tempo di Carlo Magno, la festa era ormai piuttosto diffusa nella sua celebrazione novembrina. Fu Papa Gregorio IV, con il consenso di tutti i vescovi, a richiedere la modifica a festa di precetto al re Franco Luigi il Pio nell’835.
Secondo un’analisi più approfondita, sappiamo che la data del primo novembre per celebrare la festa di Ognissanti aveva l’intento di farla coincidere con l’antica festività celtica ormai legata a quella romana, dopo la conquista della Gallia. Molto probabilmente le ragioni sono da ricercare nel tentativo di cristianizzare la festa pagana del Capo d’anno del popolo celtico, che cadeva appunto ai primi di novembre.
Al significato di questa festa, in origine prettamente agricola e pagana, andò così affiancandosi quello spirituale e religioso. Con l’avvento al soglio pontificio di Papa Bonifacio IV si tentò poi di tramutare la festa da pagana a cristiana, dandone così un significato religioso.
Il significato della festa di tutti i Santi
La festa presenta molti richiami che ricordano la cultura celtica che, per tradizione, suddivideva l’anno in due periodi. C’era quello della nascita e del rigoglio della natura e quello in cui la natura stessa entrava in letargo. I giorni di inizio dei due periodi venivano festeggiati in segno di buon auspicio e speranza. Il primo giorno di festa, quello della rinascita, ricadeva nel mese di maggio mentre il secondo, quello della morte e della quiete, era a metà autunno. Rispettivamente la cultura celtica si riferiva alle festività con i nomi di Beltane e Samhain.
Nello stesso periodo storico anche i romani festeggiavano una ricorrenza molto simile a quella celtica, sia per significato che per data, la Pomona. Durante la festività si salutava la fine del periodo agricolo produttivo e si rendeva grazie alla terra per i doni ricevuti.
Quando i romani conquistarono la Gallia queste due feste pagane si unirono e venivano celebrate nel periodo tra fine ottobre e i primi giorni di novembre. Successivamente i giorni caddero in uno solo: nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre.
Tutti i santi e le Calende d’inverno
La notte tra il 31 ottobre e il primo novembre è sempre stata considerata una notte in qualche modo magica. In origine si chiamava Nos Galan-Gaeaf, ovvero notte delle Calende d’inverno, e rappresentava il momento di maggior contatto tra i vivi e i morti.
Le festività che ricadevano in questo periodo erano per lo più legate al mondo agricolo e pagano. Ma con l’affermarsi del cristianesimo si aggiunse un significato spirituale e religioso. Ecco che vediamo commemorare da una parte la quiete della natura e dall’altra il mondo dell’aldilà e dei morti.
Come abbiamo detto poco fa, è stato Papa Bonifacio IV a conferire una veste religiosa alla festa. Per evitare i malumori delle popolazioni ancora fortemente ancorate alle antiche tradizioni pagane si decise di affiancare due feste. Ancora oggi la festa cristiana di Ognissanti cade il primo novembre, ovvero il giorno successivo alle Calende d’inverno, mentre il 2 novembre è il giorno dedicato alla commemorazione dei morti.
Curiosità sulla festa di Ognissanti
La storia di questa antica festa è ricca di curiosità e vicissitudini e ancora oggi è una ricorrenza celebrata in tutti gli angoli del mondo. Scopriamo insieme alcune delle celebrazioni più strane e interessanti.
Il nostro viaggio alla scoperta delle curiosità della festa di Ognissanti comincia in Messico. Qui la festività di tutti i Santi non è sicuramente sinonimo di tristezza. In particolar modo nella zona di Veracruz, la giornata di Ognissanti è dedicata al ricordo gioioso dei cari estinti. La credenza vuole che i morti tornino tra i vivi per circondarsi del calore dei parenti e degli amici. In occasione di questa festa c’è solo una regola: farsi trovare felici e allegri per accogliere al meglio i propri cari defunti.
Nelle Filippine la ricorrenza di Ognissanti viene celebrata ogni anno da milioni di persone e di fedeli. Anche qui la festa si vive con estrema giocosità e spensieratezza. La giornata è un’occasione molto sentita dai filippini che, se residenti in altre parti del mondo, fanno di tutto per rientrare ai loro villaggi natii per trascorrere la sera del 31 ottobre e i primi due giorni di novembre godendo del calore delle loro famiglie.
E in Europa? Non poteva certamente mancare il vecchio continente in questo viaggio alla scoperta della festa. Anche qui il giorno di Ognissanti, in particolar modo nella Spagna del Sud a Cadice, è un giorno felice. A Cadice il primo novembre è diventato il festival della gastronomia locale e d’importazione. In una carrellata di eventi che si susseguono più o meno per una settimana, gli ultimi giorni di ottobre e i primi di novembre la città andalusa diventa la meta più ambita della Penisola Iberica.
Infine la Polonia, qui il giorno d’Ognissanti e il giorno di tutti i morti sono ben radicati nella tradizione popolare. Nel paese polacco la festività è particolarmente sentita tanto che i cimiteri vengono quasi presi d’assalto dai visitatori.
Anche in Italia la festa di tutti i Santi è molto sentita. Lo spirito non è certo gioioso e felice come quello dei paesi nel mondo di cui ti abbiamo appena parlato, ma la tradizione di trascorrere la giornata per visitare i propri cari defunti si ripete puntualmente ogni anno anche nel nostro paese.