La Befana è una figura che appartiene al folklore italiano e non solo. Una vecchietta che a tanti incute timore ma che nel profondo è buona, gentile e portatrice di dolci e caramelle ai bambini più bravi e di carbone a quelli meno buoni. La notte tra il 5 e il 6 gennaio, percorre i cieli con la sua fedele scopa e riempie le calze dei più piccoli che al mattino possono gioire per i dolciumi ricevuti.

In molti paesi del mondo, l’Epifania viene celebrata come una festa nazionale, proprio come se fosse il giorno di Natale. Tra canti e stornelli che coinvolgo grandi e piccoli, la Befana viene festeggiata con grande emozione.

Come sempre quando si parla di feste natalizie, le tradizioni popolari si uniscono alle origini religiose. Vediamo insieme cosa rappresenta la Befana nella religione e come possiamo spiegare questa figura ai più piccoli.

Cosa rappresenta la Befana?

La Befana è una vecchietta un po’ storta, con un grande naso, pochi denti e dei piccoli occhiali. Si veste con stracci consumati, calze colorate, scialle di lana a coprire la gobba e una gonna piena di toppe di ogni colore. Attorno alla testa porta un fazzoletto che annoda sotto il mento che usa per coprire i capelli grigi e ripararsi dal freddo. Si tratta di una figura molto dolce e gentile che spesso viene paragonata erroneamente a una strega cattiva mentre invece il suo aspetto ha caratteristiche ben precise.

Se vogliamo raccontare e spiegare la figura della Befana ai bambini, possiamo partire proprio da qui: dal suo aspetto. Molto spesso infatti questa tenera vecchietta incute timore ai più piccoli, a causa del suo aspetto goffo e del suo modo di fare un po’ scorbutico e arrabbiato proprio come accade spesso alle persone anziane. Se riusciamo a raccontare la sua immagine e gli insegniamo a prendere confidenza con il suo atteggiamento sarà più semplice per loro capire il suo carattere e conoscerla nel profondo.

Quando siamo piccoli viviamo l’attesa dell’arrivo della Befana con stupore e pizzico di timore. Da adulti questa festa perde un po’ di questa magia per lasciare spazio a preoccupazioni e responsabilità. In fondo si sa, l’Epifania tutte le feste si porta via!

La Befana deve rappresentare per tutti noi, grandi e bambini, una figura capace di portare gioia, felicità e dolcezza. Il modo migliore per chiudere in bellezza le festività natalizie, iniziare il nuovo anno e tornare alla routine di tutti i giorni.

Come si festeggia la Befana nel mondo

La Befana è una figura tipicamente Italiana, ma nel resto del mondo il suo ruolo è sostituita da altre figure tradizionali. In Spagna ad esempio, sono i Re Magi a portare i doni ai bambini in occasione del 6 gennaio. Così come al tempo di Gesù giunsero alla mangiatoia per portargli doni, i bambini in Spagna attendono impazienti per vedere la loro calza riempita di dolci, caramelle e piccoli doni. In occasione della festa, le città si accendono e vengono organizzati cortei, sfilate, con le figure dei Re Magi che distribuiscono dolci alla folla.

Anche in Russia la Befana non c’è ma possiamo trovare invece Babuschka, la compagna di Padre Gelo, due figure che portano i doni ai bambini il giorno del 6 gennaio, il Natale ortodosso.

In Ungheria invece, i Re Magi sono i protagonisti della festa con una tradizione davvero particolare. I bambini si vestono da Re Magi, bussano alle porte delle case e chiedono alle persone di poter cantare una canzone e vengono premiati con soldi e dolci.

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Cosa c’entra la Befana con i Re Magi

Non tutti sanno che la Befana ha origine religiose. Tutti pensano che l’Epifania e i Re Magi non hanno nulla a che vedere con la Befana. In realtà non è così. La tenera vecchietta ha un ruolo importante nella storia dei Re Magi. Sappiamo infatti che durante il loro viaggio per raggiungere Gesù, i tre incontrarono la vecchia alla quale chiesero indicazioni sulla strada da percorrere e venne invitata a seguirli per la ricerca di Gesù, ma lei rifiutò.

In un secondo momento però si pentì della sua scelta così decise di prendere con sé un po’ di dolci e di raggiungere i Re Magi, ma purtroppo non ci riuscì. Lungo la strada iniziò a donare i dolci a tutti i bambini che incontrava nella speranza che uno di loro fosse Gesù. Da allora percorre i nostri cieli nel giorno dell’Epifania, per cercare i bambini più buoni e portare loro i dolci e le caramelle che non poté offrire a Gesù.

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