La festa del 6 gennaio è nota in tutto il mondo come l’Epifania. È una festa religiosa che nasconde nel suo nome un significato importante. La credenza popolare vede il giorno della Befana come la festività con cui si conclude il periodo delle feste natalizie. In realtà si tratta di un giorno importante che tutti i cristiani dovrebbero imparare a conoscere.

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Cosa significa il termine Epifania?

Epiphàneia è un termine greco che significa epi “dall’alto” e phànein “apparire” e si riferisce alla manifestazione della divinità. La parola ha un profondo significato religioso nonostante derivi da un termine pagano. In Grecia, nello specifico, le epifanie erano le feste dedicate a una divinità che si presentavano durante le manifestazioni della stessa. Non si trattava di una manifestazione visiva della divinità quanto di una presenza astratta, segreta e che coinvolgeva intimamente le persone. Infatti, le divinità si palesavano nel naos, ovvero il cuore segreto e inaccessibile del tempio.

Quando il Cristianesimo ha prevalso sulle religioni pagane, sostituì con le proprie ricorrenze molte feste appartenenti alle precedenti liturgie. Questa soluzione veniva usata per non eliminare del tutto le tradizioni popolari e consentire alle persone di abituarsi alle nuove festività.

Delle tante Epifanie ne rimase solo una, con un’accezione singolare, quella di Gesù Cristo. La festa divenne ufficiale nel IV secolo e da allora ancora oggi ricorre il 6 gennaio e ci ricorda la prima manifestazione pubblica di Gesù con l’omaggio dei Re Magi.

Oltre il significato religioso

L’Epifania ha anche altri significati oltre a quello religioso anche se si tratta sempre di un termine legato a una certa spiritualità. Si usa il termine epifania quando ci si riferisce a una rivelazione che ci coglie in un momento improvviso. Questo significato è reso celebre da Joyce nella raccolta di racconti “Gente di Dublino”. In questi racconti capita spesso che un’esperienza o una situazione particolare portano il personaggio a una grande riconsiderazione di sé e della propria vita. Si parla dunque di una rivelazione improvvisa, così intima e sconvolgente da meritare un nome per descriverla: epifania. La notizia di una malattia può trasformarsi in epifania, poiché spinge la persona a capire cosa vuole fare e cosa vuole essere. Si può avere un’epifania quando comprendiamo le ragioni del comportamento di un’altra persona vivendo le stesse sue esperienze. Anche la meraviglia sul volto di un turista che guarda un paesaggio o un monumento che abbiamo tutti i giorni davanti ai nostri occhi e che abbiamo smesso di notare.

Sono tutti significati che hanno a che vedere con una sorta di illuminazione, qualcosa che ci appare dall’alto, proprio come una manifestazione divina.

Gli stessi Re Magi hanno avuto una manifestazione dall’alto, la stella cometa, che hanno seguito e che li ha condotti verso Gesù.

E la Befana?

Il nome Befana altro non è che una storpiatura del termine Epifania che nella tradizione popolare è usato per indicare la tenera vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio porta dolci e doni ai bambini buoni e il carbone ai bambini cattivi.

La storia della Befana

Nell’immaginario collettivo, la Befana è rappresentata da una vecchietta con il naso molto lungo e appuntito che viaggia a bordo della sua scopa per portare i doni a tutti i bambini. Durante la notte, la povera vecchietta vola sui tetti delle case, si cala dai camini e riempie le calze lasciate appese dai bambini, di cioccolati, caramelle e giocattoli. Per ringraziarla dei doni, in molte parti del mondo i bambini lasciano accanto alle calze un piattino con un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino.

Originariamente la Befana era simbolo dell’anno appena passato, un anno ormai vecchio come lo è la Befana stessa. I doni che la vecchietta portava, erano un simbolo di buon auspicio per l’anno che sarebbe iniziato.

Nella tradizione cristiana, la storia della befana è legata a quella dei Re Magi. Secondo la leggenda, in una freddissima notte d’inverno Melchiorre, Gasparre e Baldassare, durante il lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, si fermarono per chiedere informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino.

Per ringraziarla della gentilezza, i Re Magi la invitarono ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne andarono, la vecchietta si pentì di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La povera vecchia iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.

Così ancora oggi la tradizione della Befana è molto forte e viene celebrata ogni anno con grande emozione di grandi e bambini.

La Befana nel mondo

La festa dell’Epifania è una celebrazione cristiana molto importante, al pari del Natale e della Pasqua festeggiata in molti paesi del mondo.

In Italia la Befana è una figura molto amata dai bambini. La tradizione vuole che la sua immagine sia come quella di una strega che la notte dell’Epifania vola di casa in casa in sella alla sua scopa per riempire di dolci le calze dei bimbi buoni e di carbone quelle dei bambini che sono stati cattivi. L’origine della festa è molto antica e racchiude in sé tradizioni cristiane ma anche numerosi elementi folcloristici.

In Francia ad esempio l’Epifania non è un giorno festivo, infatti questa festa viene celebrata la domenica prima o dopo il 6 gennaio. Per questa ricorrenza si prepara un dolce all’interno del quale viene inserito come portafortuna una fava. Chi la trova sarà eletto re o regina per un giorno. Questa usanza ha origini molto antiche, è nata nel periodo dell’Impero Romano ed è stata tramandata fino ai giorni nostri. Nel nord della Francia, fin dal XIV secolo, per quest’occasione si mangia la galette des rois. Nel sud della Francia, al posto della galette, si preparare una brioche a forma di corona, decorata con frutta candita e zucchero.

In Spagna i bambini si svegliano all’alba per scoprire quali regali hanno ricevuto dai Re Magi. Qui i bambini si preparano ad accogliere i Re Magi posizionando davanti alla porta d’ingresso un bicchiere d’acqua per i cammelli assetati e qualcosa da mangiare per i tre fratelli.

Solo in 3 stati federali della Germania, il 6 gennaio viene festeggiato come il giorno della venuta dei Re Magi. In questa occasione i preti e i chierichetti bussano di porta in porta per raccogliere le offerte e intonano come ringraziamento per questi gesti di generosità le canzoni a tema religioso.

Secondo il calendario ortodosso, in Russia è il giorno in cui si celebra il Natale. Qui i regali vengono portati dal Padre Gelo accompagnato da Babushka, una simpatica vecchietta che lo aiuta nella distribuzione dei doni.

Ogni parte del mondo celebra il giorno dell’Epifania seguendo la tradizione religiosa e popolare. Sei pronto a festeggiare l’Epifania nel modo giusto? Sul nostro sito trovi tutto ciò di cui hai bisogno per donare dei fantastici pensierini alle persone a cui vuoi bene. Visita la pagina dedicata ai migliori regali di Natale!