Il coprileggio liturgico è un arredo in tessuto colorato e ricamato che nasconde numerosi significati religiosi. La scelta del coprileggio da utilizzare è strettamente legata al periodo liturgico di riferimento, proprio come accade con ogni paramento sacro che viene utilizzato per addobbare la chiesa.

Nella liturgia ogni accessorio si lega a un significato profondo, nulla è lasciato al caso e ogni elemento ha uno scopo ben preciso. Anche i coprileggio hanno un ruolo essenziale all’interno della celebrazione liturgica.

In questo articolo vogliamo guidarti alla scoperta di questo accessorio così importante per lo svolgimento della Santa Messa. Continua a leggere e scopri come scegliere quello giusto!

 I colori del coprileggio liturgico

Come tutti i paramenti sacri e gli arredamenti in tessuto presenti in chiesa, anche il coprileggio risente del simbolismo dei colori liturgici e per questo, viene sostituito a seconda del periodo del calendario liturgico in cui ci si trova.

Vediamo brevemente i colori di coprileggio da utilizzare nelle diverse occasioni:

  • Coprileggio bianco o avorio. Il bianco è sempre stato un colore associato a solennità estremamente importanti, come ad esempio il Natale, il Giovedì Santo e la Pasqua. Il coprileggio bianco si usa anche durante la celebrazione dei Sacramenti come Battesimi, Comunioni, Matrimoni, Estrema unzione, l’ordinamento di un sacerdote e durante l’Adorazione Eucaristica.
  • Coprileggio rosso. Viene usato in occasione della Domenica delle palme, il Venerdì santo, la Pentecoste, per la Feste della Passione del Signore, durante la Via Crucis, per la celebrazione della Cresima e durante le Feste dedicate a martiri, apostoli ed evangelisti. Inoltre, si può utilizzare un coprileggio rosso anche in occasione di Messe votive dello Spirito Santo.
  • Coprileggio viola. Il viola è un colore usato dalla chiesa durante l’Avvento, la Quaresima e il Sabato Santo. Può essere utilizzato anche durante la Commemorazione dei defunti, i funerali e le Messe da Requiem.
  • Coprileggio rosa. Il colore rosa viene tipicamente usato nelle celebrazioni della Terza domenica di Avvento, della Quarta domenica di Quaresima e viene spesso sostituito dal viola.
  • Coprileggio mariano: anche se il colore che viene solitamente associato a Maria e usato durante le messe a lei dedicate è il bianco, in alcuni casi questo viene sostituito con l’azzurro, soprattutto in alcuni paesi come la Spagna e il Sud-America. In molti casi il coprileggio mariano è ricamato con simboli in oro o azzurro, che richiamano la Vergine Maria.

Il coprileggio è un arredo sacro estremamente importante e prezioso, contribuisce a definire un aspetto decoroso all’altare e aiuta i fedeli a ricordare il periodo liturgico che ci si appresta ad affrontare. In questo modo è più semplice concentrare la propria attenzione sulla celebrazione religiosa, grazie alla perfetta unione di tutti gli elementi che accolgono i fedeli in chiesa.

Elementi celebrativi per la Santa Messa

Quando si parla di elementi celebrativi per la Santa Messa ci si riferisce ad accessori raffinati, curati nei dettagli e ricchi di significato. Ogni parola e ogni gesto contribuisce a creare l’atmosfera giusta e il contesto celebrativo all’interno del quale il sacerdote e i fedeli si riuniscono, inseguendo lo stesso mistero, seppur da due punti di vista molto diversi.

Grazie a questa unione, alla comune voglia di rinnovarsi, giorno dopo giorno, messa dopo messa, è possibile ricercare il senso di religiosità tipico della fede cristiana. E per rendere efficacie il senso di questo rituale occorre che tutto ciò che lo compone svolga il proprio ruolo al meglio.

Ecco perchè gli arredi sacri e le suppellettili liturgiche sono così importanti nel corso delle celebrazioni. Le loro forme costruite nel tempo, fanno parte integrante dell’espressione religiosa, proprio come le formule liturgiche, le preghiere o i gesti che compongono il rituale nel corso della Santa Messa. Nella semplicità di questi piccoli elementi si costruisce il messaggio cristiano in tutta la sua efficacia.

Così anche un oggetto che può sembrare di poca importanza come il coprileggio liturgico, diventa essenziale, prezioso e permette di compiere il rito nel migliore dei modi.

La funzione del coprileggio

Il coprileggio ha la funzione di ricoprire e ornare il leggio su cui vengono posati i testi sacri utilizzati nel corso della messa e durante le varie celebrazioni. Può essere usato inoltre per ornare l’ambone, ovvero la struttura sopraelevata utilizzata per diffondere la Parola di Dio.

Così come accade per tutti gli arredi sacri, anche in questo caso possiamo incontrare una profonda ricercatezza nel taglio e nei decori, così come nella scelta dei materiali pregiati e del tessuto usati per realizzare i coprileggio ricamati o un copri ambone.

Come abbiamo detto, questo accessorio fa parte del rituale e contribuisce a esaltare l’importanza e la solennità della celebrazione. La realizzazione stessa del coprileggio è frutto di disegni tradizionali, resi complessi dal valore che gli è stato attribuite nel corso dei secoli.

In passato i coprileggio erano considerati oggetti preziosi e per questo dovevano essere realizzati con materiali pregiati. Oggi si trovano anche soluzioni più economiche, in tessuto sintetico, che mantengono tutto il valore spirituale che questi oggetti rivestono. Pensa ad esempio al coprileggio francescano, dalle linee semplici, spesso privo di decorazioni o con piccoli ricami e simboli dell’Ordine francescano, come per esempio la croce Tau oppure il braccio di Cristo che incrocia quello rivestito dal saio tipico dell’Ordine, con la croce raggiante a fare da sfondo.

Il coprileggio nel Cammino Neocatecumenale

L’importanza del coprileggio viene affermata anche nel Cammino Neocatecumenale, rivalutandolo non solo come arredo sacro nelle chiese, ma anche come accessorio prezioso da utilizzare nella casa di ogni fedele che desidera custodire le Sacre Scritture nel modo giusto.

Il Cammino Neocatecumenale nasce in Spagna nel 1964, come strumento per riaccendere la fede in chi l’aveva perduta, oppure nei fedeli che non hanno potuto coltivare adeguatamente la propria fede. Questo movimento si rifaceva alla chiesa primitiva, e inizialmente si rivolgeva agli emarginati, vagabondi, prostitute, zingari, immigrati e in molti casi agli analfabeti. Lo scopo era quello di portare alla loro attenzione il messaggio di speranza di Cristo risorto.

Il Cammino Neocatecumenale è stato riconosciuto ufficialmente da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, continuando a raccogliere sempre più seguaci. Ancora oggi la sua funzione è quella di diffondere un nuovo approccio che permetta ai fedeli di vivere il Vangelo con maggiore profondità, tenendo conto delle esigenze della contemporaneità. Grazie a questa finalità il Cammino Neucatecumenale si è trasformato in uno strumento che appoggia le parrocchie nelle attività di recupero dei cristiani che si sono allontanati dalla fede o non si sono mai accostati ma vorrebbero farlo. Ad esempio, coloro che sono stati battezzati ma poi si sono allontanati dalla chiesa, oppure chi non ha seguito il catechismo, oppure ancora chi vuole iniziare un cammino di fede ma anche i sacerdoti che vogliono rendere più ricco il proprio percorso spirituale.

In questo panorama, il coprileggio neocatecumenale diventa uno strumento di valorizzazione dei testi sacri, così come un elemento di avvicinamento alle Scritture, grazie al suo valore simbolico e al forte legame con la tradizione.

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