Per un fedele la chiesa è il luogo in cui celebrare la propria fede e i riti solenni che la caratterizzano. Anche per questa ragione, fin dalle origini si è sentita la necessità di conferire a questi luoghi un certo grado di solennità e sacralità. Dall’architettura dell’edificio agli oggetti che troviamo al suo interno, tutto si ricollega a un significato simbolico profondo che va ben oltre il periodo storico in cui una chiesa è stata costruita.

Quali sono gli oggetti sacri che non possono mancare?

L’altare di Dio

L’altare è senza dubbio l’elemento principale, il centro di ogni celebrazione liturgica, il simbolo della presenza di Dio. È davanti all’altare che il fedele manifesta il suo credo, riceve i sacramenti e accoglie la parola del Signore. Sopra l’altare vengono riposti diversi arredi che vanno a costituire l’arredo:

  • la tovaglia, solitamente bianca, ricorda la tavola dell’Ultima Cena;
  • la croce, simboleggia il Sacrificio, la Morte e la Resurrezione di Gesù;
  • i ceri e le candele, sono simbolo della luce di Dio, manifestano la Sua presenza.

Il modo in cui questi elementi vengono riposti sull’altare non è mai casuale. Ogni elemento viene posizionato in modo da agevolare il sacerdote durante la celebrazione.

Il leggio, il pulpito e l’ambone

Il leggio è la struttura, solitamente di legno o in ferro battuto, con la funzione di sorreggere un libro, la Bibbia. Si tratta di un elemento a cui siamo abituati e che conosciamo bene. Al contrario del pulpito, il soppalco che un tempo veniva usato dal sacerdote per parlare e farsi sentire da tutti. Questa struttura è ancora oggi presente nelle chiese ma non viene più utilizzato. Un tempo il pulpito era destinato esclusivamente al momento della predicazione.

L’ambone invece era utilizzato per le Sacre Letture, viene realizzato in legno oppure in marmo e viene arricchito con sculture e materiale preziosi.

Il fonte battesimale e l’acquasantiera

Il fonte battesimale è una vasca in genere posizionata a un lato della navata e che viene usato durante il rito del Battesimo. Al suo interno è contenuta l’acqua con la quale si cosparge il capo del fedele. In antichità, per ricordare il Battesimo di Gesù, il rito consisteva un una vera e propria immersione del corpo.

L’acqua contenuta al suo interno è considerata simbolo di vita e segno di Cristo.

L’acquasantiera è un contenitore riempito di acqua benedetta che di solito viene posizionata sopra a una colonnina o a un piedistallo, in prossimità dell’ingresso della chiesa.

L’inginocchiatoio

Questo elemento viene usato dal fedele in diversi momenti: durante la funzione religiosa, per raccogliersi in preghiera e durante la confessione. L’inginocchiatoio è un mobile di legno che presenta un gradino o una predella, spesso imbottita, con un appoggio per le mani.

Possiamo trovare inginocchiatoi decorati e intagliati oppure semplici e minimalisti.

Il tabernacolo

Le chiese cristiane non possono non avere il tabernacolo, il contenitore che custodisce le ostie consacrate e che di solito sono poste dentro la pisside. Ne esistono di vario genere: i tabernacoli da muro e i tabernacoli da mensa. Accanto al tabernacolo è sempre presente la Lampada dell’Altissimo, simbolo della presenza di Dio.

Questi sono solo alcuni degli arredi sacri che non possono mancare all’interno di una chiesa. Sei curioso di scoprire tutti gli arredi sacri indispensabili? Visita la pagina dedicata su Myriam Arte Sacra!