Il diacono è una figura sempre presente nella chiesa cattolica e assume incarichi importanti durante le celebrazioni solenni. Siamo abituati a vedere il diacono accanto al prete e partecipare attivamente alla vita ecclesiastica seppur con notevoli differenze rispetto alle altre figure. Ma chi è il diacono? Quali sono i suoi compiti e qual è la formazione da seguire per diventarlo?

In questo articolo cercheremo di comprendere meglio questo ruolo e di spiegare come diventare diacono se hai il desiderio di intraprendere questo percorso di fede. Scopriamo più da vicino le caratteristiche di una figura così importante nella gerarchia ecclesiastica. Buona lettura!

Chi è il diacono?

Il termine diacono deriva dal greco diàkonos, ovvero servitore, anche se considerarlo un semplice servitore sarebbe piuttosto riduttivo. Possiamo considerare il diacono come un fedele che desidera vivere a metà strada tra la vita sacerdotale e quella laica. Anche se il diacono appartiene all’ordine ecclesiastico a tutti gli effetti, ricordiamo che non è un sacerdote. Il diaconato può essere considerata la prima tappa verso il sacerdozio, in questo caso si parla di diaconato transeunte. Ma un diacono può anche scegliere di restare per sempre in questa condizione e prestare servizio con quel ruolo specifico, in questo caso si parla di diaconato permanente.

La figura del diacono è documentata fin dai tempi degli apostoli anche se è solo con il Concilio Vaticano II che vengono fissate le leggi e le modalità del diaconato, con la Costituzione dogmatica Lumen Gentium.

Prendendo in considerazione il ministero ecclesiastico, il diacono si trova al primo livello. Secondo il Concilio Vaticano II, l’organizzazione moderna della chiesa è composta da tre gradi che raccolgono chiunque abbia ricevuto l’Ordinazione: il primo livello è appunto il Diaconato, il secondo il Presbiteriato e il terzo l’Episcopato.

Al primo livello troviamo i diaconi, al servizio dei preti e dei vescovi. Hanno la facoltà di amministrare il sacramento del Battesimo. Inoltre, hanno il compito di assistere durante la celebrazione dei matrimoni e svolgono la funzione di coordinatori per il ministero della carità. Inoltre hanno l’autorità di predicare la Parola di Dio.

Al secondo livello troviamo i preti, anche chiamati presbiteri. Anche i preti collaborano con i vescovi ma, a differenza dei diaconi, hanno l’autorità di amministrare tutti i sacramenti, esclusa l’ordinazione religiosa, possono impartire la benedizione eucaristica e somministrare ai fedeli l’Eucaristia.

Il terzo e il più alto e troviamo i vescovi, considerati i diretti successori degli apostoli. Il loro compito ricopre tutti e tre i ministeri: il ministero dell’insegnamento (munus propheticum o munus docendi), il ministero del governo pastorale (munus regalis o munus regendi), il ministero della santificazione (munus sacerdotalis o munus liturgicum.

Come diventare Diacono permanente

Per diventare diacono permanente è necessario affrontare un percorso di formazione spirituale e pastorale, ma anche umana e intellettuale, della durata di almeno cinque anni. Questo cammino richiede grande impegno, studio e spirito di sacrificio.

Durante la sua formazione, l’aspirante diacono deve occuparsi anche di studiare teologia e prestare servizio nelle comunità parrocchiali. Inoltre, è necessario aver già ottenuto un Diploma di scuola superiore.

Le norme per la formazione di un diacono sono raccolte all’interno del documento “Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti” redatto dalla Congregazione per il clero e Congregazione per l’educazione cattolica.

Tra i requisiti, oltre ad aver conseguito il diploma, è necessario che l’aspirante diacono sia battezzato e che, se il battesimo è avvenuto in età adulta, siano trascorsi almeno 5 anni. Inoltre, deve avere almeno 25 anni, se è celibe, e 35 anni, se è sposato.

Ricordiamo che, mentre i futuri diaconi transeunti devono essere necessariamente celibi, i diaconi permanenti possono essere sposati al momento dell’ordinazione. Di fatto il diacono non si può sposare. Per essere chiari, se l’aspirante diacono al momento dell’ordinazione non è già sposato, dopo non potrà più sposarsi ma avrà il dovere di rispettare il celibato. Invece, se l’aspirante diacono è già sposato, la chiesa dovrà riconoscere il suo matrimonio e garantirlo.

Per diventare diacono occorre presentare i documenti tra cui il certificato di battesimo, la conferma del matrimonio, una fotografia recente di sè stessi e una del coniuge, inclusa una lettera di consenso dal coniuge, una lettera di presentazione, la trascrizione del percorso accademico, la verifica dei precedenti, il certificato di residenza legale e le cartelle cliniche.

Al termine della formazione, il rettore della struttura che ha ospitato l’aspirante diacono, dovrà redigere una relazione accurata circa i suoi progressi fatti nell’arco dei cinque anni canonici.

Quali sono i compiti del diacono

Il Concilio Vaticano II ha definito la triade “diaconía della liturgia, della predicazione e della carità” che descrive i compiti del diacono. Nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium, troviamo scritto che il diacono deve servire “il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio” (Lumen Gentium 29). In ogni caso, è compito del vescovo a stabilire il mandato di un diacono.

I suoi compiti durante la messa sono quelli di assiste il sacerdote o il vescovo, svolgendo il servizio al calice e al libro, aiutando nella distribuzione della Comunione, annunciando le intenzioni della preghiera universale, purificare e riporre i vasi sacri. Inoltre, può eseguire la lettura del Vangelo e l’omelia, e praticare il ministero della Parola. Al di fuori della messa, il diacono può celebrare il battesimo.

Nel rito latino e solo con delega del sacerdote, può celebrare anche i matrimoni.

Ha inoltre la facoltà di benedire luoghi, persone e oggetti e di amministrare i sacramentali in genere. Può prendere parte al Rito delle Esequie e consegnare il viatico ai moribondi.

Non può impartire la benedizione eucaristica così come non può somministrare la comunione ma, come abbiamo detto, può conservare e distribuire l’Eucaristia durante la messa.

Le funzioni del Diacono in parrocchia

Il requisito fondamentale di un diacono è la carità, per questo motivo i suoi compiti nell’ambito della parrocchia sono legati soprattutto alla sua pratica. Imitando il comportamento di Cristo-servo, deve essere d’esempio a tutti i fedeli e porsi al pieno servizio dei fratelli, soprattutto quelli più bisognosi. Deve impegnarsi a svolgere un  continuo servizio di carità e di educazione cristiana delle strutture pastorali, soprattutto quando coinvolgono giovani, anziani e malati.

Il suo compito è anche quello di portare la Parola di Dio ai fedeli, organizzando gruppi-famiglia e promuovendo incontri incentrati sulle Scritture. Se necessario, fornisce anche consiglio e aiuto ai catechisti.

Deve promuovere la partecipazione liturgica, contribuire alla formazione dei Lettori, degli Accoliti e dei ministranti e guidare i Ministri Straordinari. Inoltre, può partecipare all’organizzazione e alla gestione del Coro parrocchiale.

Cosa regalare all’aspirante diacono?

È un grande onore e una gioia avere un amico o un parente che sceglie di intraprendere il cammino sacerdotale, così come il diaconato. Si tratta di percorso difficile e impegnativo e per questo è importante supportarlo, sostenerlo e aiutarlo a raggiungere il traguardo. E quale occasione migliore della sua ordinazione per fargli un regalo speciale e dimostrargli quanto si è orgogliosi di lui?

Uno dei regali tipici per un futuro diacono è l’abbigliamento ecclesiastico. La stola, necessaria per celebrare le cerimonie sull’altare accanto al sacerdote, è forse il vestiario più ricercato. Gli servirà una stola di ogni colore per prendere parte alle diverse occasioni liturgiche. Allo stesso modo anche il camice o la cotta possono trasformarsi in regali utili e certamente graditi.

In alternativa puoi scegliere un libro sacro, come ad esempio la Liturgia delle Ore oppure preferire un’edizione di pregio.

Se invece preferisci restare sul classico, puoi optare per un bel crocifisso, che il diacono potrà indossare ogni giorno, oppure un’immagine sacra da tenere a casa e che gli ricordi il suo impegno.

Cerchi il regalo giusto per una persona cara che presto diventerà diacono? Sul nostro sito trovi tutto quello di cui hai bisogno. Visita la pagina dedicata alle stole diaconali e lasciati ispirare!