La candela ha avuto sempre un significato profondo per l’uomo. Prima della scoperta della corrente elettrica, era l’unico strumento di luce contro l’oscurità della notte.
Nella fiamma della candela sono presenti le diverse forze che animano la vita e la natura. Questo simbolo così importante è l’elemento principale della corona dell’Avvento. Ogni candela è rappresentata da un colore diverso e indicano le diverse tappe che portano al Bambino Gesù.
In questo articolo vogliamo raccontarti la storia e l’origine della corona dell’Avvento. Continua a leggere!
Cos’è la corona dell’Avvento?
La corona dell’Avvento è un oggetto circolare rivestito di rami verdi e senza fiori. Sulla corona vengono posizionate quattro candele colorate, ciascuna legata a una tappa che avvicina il fedele alla nascita di Gesù. La sua origine è molto antica, a partire dal 1600 cattolici e protestanti tedeschi iniziarono ad utilizzare la corona per rappresentare Gesù, che è la luce venuta nel mondo simboleggiata dalle candele.
Ogni elemento della corona dell’Avvento si riferisce a un aspetto ben preciso e ricco di significato.
Il cerchio è tipicamente conosciuto come la forma che non ha principio ne fine, è un segno di eternità e di unità. Inoltre, la corona è anche simbolo di regalità e di vittoria e serve a ricordare l’imminente nascita di Gesù, il re che vince le tenebre con la sua potente luce.
I rami verdi simboleggiano la speranza e la vita. Ricordiamo che sta per venire al mondo il Signore che sconfigge le tenebre la morte.
Le quattro candele vengono accese poco per volta, durante le quattro domeniche di avvento. Ognuna di esse rappresenta la luce in mezzo alle tenebre. Ogni candela accesa serve a ricordare la salvezza portata da Gesù Cristo nella vita di ogni cristiano.
I colori della ghirlanda, decorata con tessuti e stoffe, sono in genere il rosso e il viola. Il rosso simboleggia l’amore di Gesù per i suoi fedeli, il viola indica la conversione e la penitenza.
Le candele invece sono sempre suddivise in tre di colore viola e una di colore rosa e riflettono i colori liturgici del periodo natalizio. Secondo la liturgia, il colore viola si riferisce alla penitenza, alla conversione, alla speranza e viene usato nei tempi d’Avvento e di Quaresima. La candela rosa della corona viene accesa la terza domenica di Avvento, detta Gaudete, quando il sacerdote indossa paramenti rosa. Secondo il calendario, la domenica Gaudete è la domenica della gioia poiché i fedeli sono arrivati fino a metà dell’Avvento e il Natale è ormai arrivato.
Qual è il significato delle quattro candele?
Le candele che adornano la corona d’Avvento sono quattro e vengono accese nel corso delle quattro domeniche di Avvento che conducono alla nascita del Gesù Bambino. Ogni candela ha un significato preciso e un uno molto particolare.
La prima candela viene chiamata del “Profeta” poiché il profeta Michea aveva predetto che il Messia sarebbe nato a Betlemme e simboleggia la speranza dei cristiani.
La seconda candela viene chiamata “di Betlemme” e serve a ricordare e onorare la città in cui è nato il Messia. Inoltre simboleggia la chiamata universale alla salvezza.
La terza candela si chiama “dei pastori”, ovvero i primi uomini che videro Gesù Bambino e si prostrarono ad adorarlo. La terza candela simboleggia la gioia ed ecco perché è di colore rosa.
Infine, la quarta candela è chiamata “degli Angeli”, i primi che annunciarono al mondo intero la nascita del Messia e a vegliare sulla capanna fin dai primi istanti della sua nascita. Questa candela simboleggia l’amore.
L’accensione di ciascuna candela indica la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima venuta del Messia.
La storia della corona dell’Avvento
Fino ad ora ti abbiamo raccontato il significato della corona e la tradizione che si nasconde dietro un simbolo così semplice e umile. Vediamo adesso la sua storia.
La corona dell’Avvento fu ideata dal pastore protestante Johann Hinrich Wichern. Nella versione originale era presente un maggior numero di candele. Il suo scopo era quello di rendere possibile, per mezzo della vendita, la formazione di ragazzi e giovani bisognosi e senza casa che altrimenti restavano senza alcuna istruzione.
Intorno alla metà del XIX secolo si accese una corona d’Avvento con 24 luci nella sala oratoria del Rauhen Haus. Le luci per le domeniche erano quelle più grandi, mentre invece quelle per i giorni feriali quelle piccole.
Fu il Pastore Johan a introdurre nel 1860 la corona d’Avvento anche presso nell’orfanotrofio di Berlino. Qui, la corona venne sostituita da un candeliere a forma d’albero probabilmente poiché non vi era lo spazio necessario. Infatti, era più semplice disporre le 24 candele su un albero rispetto a una corona. Questo genere di conformazione non si è imposta rispetto alla versione originale.
Nei primi istanti, la corona si diffuse prevalentemente nelle città protestanti della Germania del Nord. In un secondo momento l’usanza si diffuse nei ritrovi ecclesiali, nelle scuole, negli orfanotrofi e conquistò un posto di rilievo anche nelle case private. Per questo motivo si iniziò a realizzare una versione più piccola della corona, addobbata nelle case con quattro candele e accese nel corso dell’Avvento.
La conoscenza della corona d’Avvento continuò ad aumentare, soprattutto verso il 1900. In breve tempo la diffusione della corona raggiunse anche il sud, che presentava un gran numero di fedeli cattolici. L’usanza della corona d’Avvento si diffuse ulteriormente al termine della seconda guerra mondiale.
Il simbolismo della Corona
La corona di Avvento rappresenta un inno alla natura che riprende la vita quando tutto sembra finire, un inno alla luce che vince le tenebre, un inno a Gesù, l’unica vera luce, che giunge sulla terra per vincere le tenebre della morte e del male. La forma circolare simboleggia l’eternità e l’unità. Inoltre, indica il sole e il suo ciclo annuale, il suo continuo riprodursi, senza esaurirsi e stancarsi mai. Questo segno esprime alla perfezione il riproporsi del mistero di Cristo. Così come l’anello, che è simbolo senza fine, la corona è segno di fedeltà, ovvero la fedeltà di Dio alle promesse. Vista l’importanza della corona, questa non dovrà mai trasformarsi in una semplice e comune decorazione floreale da sfoggiare in occasione del Natale.
Continuando ad analizzare il significato della corona, è importante ricordare che questa è anche segno di regalità e vittoria. Nell’antica Roma era usanza intrecciare le corone di alloro da riporre sul capo dei vincitori dei giochi o di una guerra. Ancora oggi la stessa tradizione si ripete al conseguimento della laurea quando viene consegnata una corona di alloro. In entrambi i casi, il significato si ricollega al simbolo della corona: la vittoria.
Come abbiamo detto, la corona di Avvento annuncia che il Bambino che presto verrà al mondo è il Re che saprà vincere le tenebre con la forza della sua luce. I rami sempre verdi dell’abete o del pino vengono usati per ornare la corona e simboleggiano la vita e la speranza che non finisce e che diventa eterna. Per questo motivo la vera corona non può essere di altri materiali come la ceramica, la terracotta o la pasta e sale. I rami delle piante richiamano inoltre l’entrata di Gesù in Gerusalemme, accolto proprio con rami in segno di saluto al re e messia.
Ancora oggi nella liturgia ambrosiana possiamo trovare nell’Avvento il racconto dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme.
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