Quali sono le origini del culto delle Madonne nere in Italia?
Il culto delle Madonne nere è un tema che da sempre affascina teologi, biblisti, storici e antropologi. Dove nasce la Madonna nera è infatti un quesito che ha generato nel corso del tempo ampi dibattiti e numerosi studi, diventando oggetto anche di vari convegni.
Le Madonne nere, in effetti, sono molto diffuse nel nostro paese e in Europa, ma il culto si estende oltre i confini europei abbracciando tutto il globo. Vediamo come nasce questa devozione e scopriamo quali Madonne nere ci sono in Italia.
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Il significato della Madonna nera: origini e interpretazioni
Secondo l’analisi del professor Bernardi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in Europa si contano ben 741 Madonne nere: oltre la metà di queste si trova in Francia, al secondo posto si piazza l’Italia con 121 esemplari, seguita dalla Spagna con 108. Un numero elevato che ha spinto molti studiosi a domandarsi la nascita di questa iconografia particolare.
È chiaro che la Madonna, essendo una ragazza nata in Palestina, poteva avere la pelle più scura rispetto alle romane e alle europee, tuttavia la faccenda non è banalmente riconducibile alla sola origine geografica. Dunque, perché nel mondo sono venerate tante Madonne nere?
In alcuni casi è facile risalire all’origine del colorito scuro:
- il colore scuro può essere dipeso dal fumo delle candele o di incendi, a cui le statue sono sopravvissute, che ne ha alterato la tonalità oppure dal mutamento di alcuni pigmenti utilizzati per pitturare. È il caso, per esempio, della Madonna di Montserrat (Catalogna) in cui i colori adoperati sono a base di piombo o della Madonna di Crea (Piemonte), che è stata sbiancata per essere riportata al suo aspetto originale;
- la finitura in foglia argento di micro spessore, usata in vari casi nelle raffigurazioni della Madonna, si è ossidata nel tempo, facendo diventare la superficie nera;
- la fisionomia del volto fa intendere che la figura mariana è stata adeguata ai caratteri fisici di popolazioni non caucasiche, come accade per tante Madonne africane e la Nostra Signora di Guadalupe in Messico.
- la pelle scura può ispirarsi alla carnagione ocra delle icone bizantine, molto popolari al sud Italia; il colore bruno deriva da una scelta stilistica che rispecchia la precisa volontà di rappresentare le figure sacre come evocazioni spirituali e non come veri e propri corpi naturali inseriti in uno spazio.
In altri contesti è ancora sconosciuto il perché la Madonna venga rappresentata con la pelle scura. Inoltre, il suo culto in generale pare essere estremamente più antico della documentazione pervenuta ai giorni nostri tramite il lavoro di storici e appassionati.
La connessione con l’Oriente
A prescindere dall’origine e dal significato simbolico, la circolazione in Europa delle immagini di Madonne nere è molto antica ed collegata in modo particolare all’Oriente. Secondo alcuni racconti fu Sant’Eusebio di Vercelli, il primo vescovo del Piemonte, il fondatore del culto mariano della Madonna nera nella regione: egli portò in Italia dalla Cappadocia intorno al 345 d.C. due statue di Madonne nere, tuttora presenti e venerate dai fedeli rispettivamente nei santuari di Oropa e Crea. In aggiunta, come abbiamo visto, nell’iconografia bizantina Maria è rappresentata con il volto scuro: dal V secolo, infatti, una delle raffigurazioni più importanti era quella della Vergine Odigitria, una Madonna nera di cui erano state trasportate molte copie anche in Occidente.
Durante le crociate poi la diffusione del culto della Madonna nera fu forte, grazie sia all’azione dei singoli crociati che portarono nei loro paesi di origine icone orientali che a quella di certi ordini religiosi (francescani e carmelitani in primo luogo) o cavallereschi.
Madonne nere e templari
Tra questi, l’ordine dei templari è stato senza dubbio il più coinvolto nell’espansione dell’iconografia della Madonna nera. I Templari erano legati a San Bernardo da Chiaravalle, loro fondatore, che commentando il Cantico dei Cantici parlò della sposa nigra sed formosa (Ct 1, 5) dell’Antico Testamento, ovvero la sposa “nera ma bella”, come di una profezia della Vergine. Tale definizione passò in poco tempo anche alle Madonne nere.
Quali sono le Madonne nere in Italia
Le Madonne nere esistenti sono diffuse in tutto il mondo, la Madonna di Guadalupe in Messico e la Madonna di Czestochowa, patrona della Polonia, sono gli esempi più celebri.
Anche in Italia se ne trovano parecchie, da nord a sud, a cui sono dedicati numerosi santuari che attirano tantissimi fedeli e pellegrini. Probabilmente la Madonna nera di Loreto è la più conosciuta nel nostro paese e si trova nelle Marche, vicino ad Ancona. Ma perché la statua della Madonna di Loreto è nera? La sua venerazione nasce nel XVI secolo da una statua della Vergine che aveva il volto annerito a causa della combustione delle lampade ad olio e del conseguente cambiamento dei pigmenti. Nel 1921 però un rogo atroce distrusse la statua originaria e quindi se ne fece un’altra simile in tutto e per tutto, mantenendo anche il suo colore bruno. Per fare ciò la scultura venne realizzata in legno di cedro del Libano, proveniente dai Giardini del Vaticano.
In Sicilia, a Messina, troviamo un altro importante luogo di culto, il Santuario della Madonna Nera di Tindari. Qui è presente una statua bizantina della Madonna giunta dal mare dall’Oriente. Anche questa è scolpita nel legno di cedro del Libano: raffigura Maria come una regina seduta sul trono e riporta incisa la famosa citazione del Cantico dei Cantici di cui già abbiamo parlato: “Nigra Sum Sed Formosa“.
Dall’estremo sud ci spostiamo a nord in Piemonte, e più precisamente a Biella, dove si venera dal Medioevo la scultura gotica della Madonna nera di Oropa, una statua che, nonostante lo scorrere del tempo, non mostra alcun segno di usura o di logoramento e sul cui volto non si posa mai la polvere. La Vergine è stata anche protagonista di tre miracoli guarendo due uomini e un bambino.
Il culto della Madonna nera, in conclusione, non conosce confini geografici e unisce i fedeli di tutti i continenti ricordandoci della maestosa potenza della vita e del messaggio della Vergine Maria.