La confessione è un momento solenne che permette al fedele di espiare i peccati commessi, chiedere il perdono e ricevere la grazia del Signore. Si tratta di un compito importante per il cristiano senza il quale non è possibile avvicinarsi all’Eucarestia e ricevere il Corpo e il Sangue di Gesù.

Nel l libro della Genesi, al capitolo 3, viene descritto chiaramente quanto il peccato e la morte sono diventati una parte del mondo attraverso la scelta di Adamo ed Eva di disobbedire a un semplice ordine di Dio. Il concetto di confessione ha origini molto profonde e spiegarle a un bambino non è semplice.

Scopriamo insieme come fare!

Cos’è il peccato e come spiegarlo a un bambino

Per trasmettere il senso della confessione a un bambino ti suggeriamo di iniziare dalla nascita del peccato originale. Tutti i cristiani nascono con il peccato tramandato dall’azione dei primi uomini che hanno scelto di disubbidire a una piccola richiesta di Dio. Quel peccato ha iniziato a far parte del mondo e da quel momento in poi ha continuato a caratterizzare gli esseri umani che ancora oggi ne subiscono gli effetti.

Per dirla in altre parole e rendere questo concetto semplice alla comprensione di un bambino, il peccato è quando ci comportiamo secondo un nostro pensiero sostituendoci a Dio, invece di permettere a Dio di essere Dio. Per i bambini è facile capire che il peccato porta sofferenza. Sanno bene che prendono decisioni sbagliate, con pensieri sbagliati, ne derivano momenti spiacevoli e tristi.

Quando si infrangono le regole, i bambini sanno che è necessario fare qualcosa per correre ai ripari. È fondamentale che comprendano che il peccato è più di un comportamento sbagliato. Il peccato infatti, nasce da un atteggiamento che viene dal cuore.

Ma prima di trasmettere ansia ai bambini dicendo loro in modo ripetuto di non commettere certe azioni perchè è peccato, è essenziale parlargli dell’infinita bontà di Dio ed è nostro dovere cercare di essere dei bravi figli per dargli motivo di grande gioia. È normale sbagliare, nonostante gli sforzi fatti per comportarci bene, l’importante è rendersi conto dell’errore e fare di tutto per rimediare.

Ogni genitore ha il dovere di stimolare la coscienza morale dei propri figli per dimostrargli che oltre agli sbagli e alle mancanze c’è Dio, con il suo amore, sempre disposto a perdonare. Solo così il bambino avrà la possibilità di capire poco per volta quali sono le azioni che possono offendere Dio che, se ci scusiamo in modo sincero, è sempre pronto a perdonare.

È un modo semplice ma efficace per insegnare al bambino a provare dispiacere non solo per le sue cattive azioni, ma anche per le cose che non ha fatto e che invece avrebbe dovuto fare. Poco per volta inizia a comprendere il senso del peccato, la necessità del pentimento e l’importanza della ricerca della soluzione con il perdono.

Dare il buon esempio con la confessione

Per un genitore dare il buon esempio è essenziale. È positivo vedere che i genitori si confessano, che commettono errori ma sanno chiedere perdono. Un consiglio utile per aiutare il bambino a comprendere il senso della confessione è quello di compilare una sorta di ripasso su come è andata la giornata durante la preghiera notturna. In questo modo può andare a dormire serenamente dopo aver recitato una preghiera di pentimento per chiedere scusa delle azioni che può aver commesso erroneamente.

Questa soluzione è utile per insegnare lo scopo dell’esame di coscienza, del pentirsi nel modo giusto e chiedere perdono a Dio. È un gesto semplice che prepara il bambino a ricevere il sacramento della penitenza. Poco a poco il piccolo impara che il pentimento va ben oltre il semplice “mi dispiace”. È ammettere agli occhi di Dio di aver peccato e desiderare con tutto il cuore di essere perdonato.

Nel Vangelo il peccato si presenta legato in modo indissolubile alla misericordia e al perdono di Dio. Ricordiamo sempre che Gesù è venuto sulla terra per salvarci, non a condannare. È importante mostrare al bambino che anche commettendo dei peccati piccoli non significa che sia il bambino più cattivo del mondo. Deve capire che nonostante tutto riceverà sempre l’amore della famiglia e di Dio. In questo modo potrà affrontare con maggior impegno il momento della confessione con la consapevolezza che il suo pentimento sincero sarà sempre accolto.

Trasmettere la confessione al bambino

Se hai dedicato il tempo alla lettura della Bibbia avrai compreso che il peccato è una condizione che appartiene a tutti, come si legge nelle Sacre Scritture. Ma come fare a trasmetterlo al bambino?

Prendiamo ad esempio il capitolo 3 della Genesi. In queste pagine viene spiegato il modo in cui il peccato ha avuto la sua prima comparsa, con le azioni e le scelte prese da Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden e si è tramandato ai figli, e ai nipoti, fino ad arrivare a noi. Questo racconto può aiutare a insegnare al bambino il significato del peccato e della confessione.

Possiamo immaginare il peccato come a un cognome che si tramanda dal genitore al figlio. Proprio come non possiamo scegliere il cognome con cui nasciamo, non possiamo scegliere di nascere senza peccato. Poichè essere peccatori è qualcosa che ci allontana da Dio, con il Battesimo possiamo cancellare questa macchia e condurre la nostra vita da bravi cristiani. Per seguire questo percorso, il bambino deve avere delle guide da cui prendere esempio: i genitori e i padrini.

La confessione: un sacramento essenziale

Il sacramento della confessione è uno dei sacramenti meno usati dai cristiani. Si è sempre un po’ restii a confessare i propri peccati al sacerdote. Anche lui è un peccatore e allora in che modo può aiutare senza giudicare? Questo è il pensiero che sorge soprattutto quando si ha avuto una brutta esperienza nell’infanzia. I catechisti, i genitori e le figure che hanno l’occasione di accompagnare il bambino nel percorso di fede devono farlo con amore e dolcezza.

Ricordiamo che Dio è sempre pronto a perdonare e accogliere tra le sue braccia i figli che hanno chiesto la sua grazia. Si tratta di un percorso lungo che va intrapreso fin da subito, ancor prima di iniziare la strada della catechesi. Il primo compito dunque spetta a genitori e padrini, poi ai catechisti che, insieme al sacerdote, mostrano al bambino la strada di Dio.

Abbiamo detto che la confessione è un sacramento e come tale va celebrato. Ecco perchè esistono ricordini e pergamene che vengono regalate al bambino che si appresta a compiere la sua prima confessione. Sul nostro sito puoi trovare numerose soluzioni: dalle pergamene in cartoncino con le preghiere, alle croci a ciondolo da portare sempre con sé. Visita la pagina e trova il regalo perfetto per la prima confessione del tuo bambino!