La comunione è uno dei 7 sacramenti che ogni fedele è chiamato a ricevere nel corso della sua vita da cristiano. È considerato uno dei più importanti e preziosi poiché celebra l’unione tra il fedele e il corpo di Gesù.
Per la prima volta il credente riceve la Santa Eucarestia e può iniziare a partecipare in modo completo alla celebrazione delle messa. Si tratta di un evento davvero unico, non solo per i giovani credenti, che arriva dopo un percorso di preparazione e di consapevolezza, ma per tutta la famiglia. La comunione è un giorno di festa da celebrare a dovere per essere ricordato e custodito nel proprio cuore.
Oggi vogliamo parlarti dei simboli che caratterizzano la celebrazione della comunione. Sei curioso di saperne di più? Continua a leggere!
Indice degli argomenti:
La Prima Comunione: un evento di gioia per tutta la famiglia
La Prima Comunione rappresenta il momento in cui i giovani, ma anche fedeli in età adulta, si avvicinano per la prima volta al sacramento dell’Eucaristia. Questo momento viene preceduto da un percorso di catechismo che aiuta la persona ad acquisire le consapevolezze necessarie per vivere il sacramento nel modo giusto.
Si tratta di un momento di grande gioia e di festa, atteso tanto dai bambini quanto dalle famiglie. Ecco perché va festeggiato a dovere insieme a pareti e amici cari che ricorderanno questo momento per tutta la vita.
Secondo la tradizione cristiana, fino al pontificato di papa Pio X la Prima Comunione veniva professata ai giovani di età compresa tra i dodici e i quattordici anni. A questa età in genere si terminava il periodo di catechismo e si riteneva che il giovane fedele avesse acquisito una conoscenza sufficientemente matura della dottrina cristiana.
Successivamente, nel 1910, la Congregazione dei Riti con il decreto Quam singulari, ha abbassato l’età a sette anni, pensando che non fosse necessaria una conoscenza profonda di tutta la dottrina per considerare valido il sacramento. Quello che conta è aver raggiunto l’età della discrezione, per riuscire a distinguere l’Eucaristia, e quindi il Corpo di Cristo, dal pane comune.
Ancora oggi i bambini che raggiungono un’età compresa tra i sette e i nove anni, si preparano per questo importante traguardo scoprendo il significato dell’Eucarestia e dei simboli che accompagnano il sacramento. In particolare sono 5 i simboli della comunione. Scopriamoli assieme!
1 – Il calice
Il calice è l’oggetto più significativo nella liturgia. Non a caso viene utilizzato per contenere il vino, il sacro simbolo che rappresenta il sangue di Gesù. Grazie al vino il fedele può accedere alla redenzione, alla salvezza e al regno di Dio.
Quando si arriva al momento dell’Eucarestia durante la messa, il sacerdote offre a Dio il vino nel calice, per permettergli durante il rito di compiere il mistero e il miracolo della trasformazione. Dopo aver tenuto in alto il calice, il sacerdote mischia il vino con alcune gocce d’acqua per simboleggiare l’unione dei fedeli con Gesù.
È molto difficile comprendere l’importanza del calice nella simbologia della prima comunione, soprattutto quando si riceve il sacramento quando si è ancora molto giovani. Nonostante questo, i bambini sono in grado di sperimentare questo evento come il momento più importante della liturgia cristiana.
Si tratta di un momento di profonda maturità e di grande partecipazione. Può essere inteso come una sorta di ingresso nella comunità di fedeli. Ecco perché il calice è spesso stilizzato o raffigurato sui libretti della messa usati nel corso della celebrazione della prima comunione, così come sugli inviti, sulle bomboniere e sui bigliettini d’auguri.
2 – L’Eucarestia
L’eucarestia rappresenta per il cristiano il sacramento più importante della celebrazione. Secondo la liturgia cattolica, la comunione è stata istituita da Gesù nel corso dell’Ultima Cena con i dodici Apostoli. Come sappiamo, dopo la cena Gesù venne tradito e visse la sua passione, poi la sua morte ed infine la sua resurrezione. L’eucarestia è lo stesso Gesù Cristo, è presente come corpo, sangue e divinità negli strumenti che mantengono le proprie caratteristiche, il pane e il vino. Questo miracolo viene chiamato transustanziazione, e si riferisce al cambiamento del pane e del vino oltre la sostanza, ovvero al di là delle sembianze fisiche.
3 – Il pane e il vino
Dopo aver compreso il vero significato dell’eucarestia è più semplice capire come mai il pane e il vino possono considerarsi simboli così strettamente legati alla Prima Comunione.
Il pane e il vino sono l’alimento base nella maggior parte delle culture. Si tratta dei primi alimenti preparati dall’uomo, frutto del lavoro nei campi. Coltivare e mietere il grano, curare le viti sono tra le attività umane più antiche e rappresentano la vita data dalla terra stessa. Il gesto simbolico di offrire a Dio il pane, permette alla comunità di ringraziarlo per averci donato ciò che ci nutre e ci da la vita. Così anche il vino, che con il suo colore rosso ricorda il sangue, simboleggia alla perfezione l’idea del sacrificio compiuto da Gesù per salvare tutta l’umanità.
Nel corso della celebrazione della Santa Messa, il pane e il vino vengono portati all’altare nell’offertorio. Il sacerdote accoglie l’offerta per consacrarla a Dio durante l’Eucarestia. Quando si celebra la Prima Comunione, i bambini sono chiamati a portare il pane e il vino all’altare per rappresentare il rito che stanno per affrontare.
Ecco perché anche il calice e la spiga di grano, oppure la pagnotta, sono tra le immagini più usate per simboleggiare la Prima Comunione.
4 – Il pesce
Il pesce è considerato uno dei più antichi simboli cristiani che sono giunti fino a noi.
Lo possiamo notare spesso raffigurato nei dipinti, nelle sculture, ma soprattutto nelle iscrizioni funerarie risalenti alle persecuzioni dei cristiani nell’Impero Romano. La ragione per cui si utilizzava questa simbologia è semplice. A causa delle persecuzioni, i seguaci di Gesù hanno sentivano l’esigenza di usare dei segni di riconoscimento per indicare l’appartenenza alla comunità senza destare sospetti. Se un cristiano incontrava uno straniero e voleva scoprirne la lealtà gli bastava tracciare uno degli archi che compongono l’ichthýs, ovvero il pesce. Se lo straniero completava il segno, i due individui si riconoscevano in quanto seguaci di Gesù e sapevano di potersi fidare l’uno dell’altro.
5 – La colomba
La colomba nella religione cattolica rappresenta numerosi significati, ma tra i principali riconosciamo la purezza e la semplicità. In realtà nei testi biblici ne compaiono molti altri anche se questi sono quelli più diffusi nell’immaginario cristiano.
Ad esempio, nel Libro della Genesi viene raccontata la storia di Noè e del diluvio che sommerse tutta la terra per quaranta giorni e notti. Qualche istante prima che l’acqua scomparve, Noè fece volare un corvo che non tornò mai indietro, quando invece fece volare una colomba questa tornò indietro riportando il «ramo di ulivo» per rappresentare che il diluvio ormai era terminato.
Invece, nel Nuovo Testamento si parla della colomba come simbolo dello Spirito Santo che si posa su Gesù durante il Battesimo celebrato da Giovanni Battista. Anche negli Atti degli Apostoli la colomba viene usata per simboleggiare lo Spirito Santo con l’unica differenza che quando apparve si presentò come lingue di fuoco che si posarono sopra il capo degli apostoli e del popolo cristiano.
Questi sono solo alcuni dei principali simboli della comunione. È importante imparare a conoscerli per vivere nel modo giusto la celebrazione dell’Eucarestia, soprattutto quando si sta affrontando il percorso che porta il giovane cristiano al sacramento. Stai cercando idee regalo originali per ricordare questo importante passo?
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