Il 13 maggio 1917 è il giorno in cui la Vergine Maria apparve per la prima volta sugli altipiani di un piccolo villaggio dell’Estremadura a tre pastorelli: Lucia Dos Santos e Francesco e Giacinta Marto. In questa occasione la Madonna di Fatima chiese al popolo penitenza e conversione.
È stato Pio XII nel 1942 a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria mentre con Giovanni Paolo II si attribuì alla Vergine di Fatima l’intercessione dopo essersi salvato dall’attentato in piazza San Pietro avvenuto il 13 maggio 1981.
Il culto della Madonna di Fatima è molto sentito tra i cristiani. Oggi vogliamo raccontarti la storia delle sue apparizioni e dei misteri. Continua a leggere!
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Le apparizioni della Madonna di Fatima
Nostra Signora di Fatima è uno dei nomi usati dalla chiesa per venerare la Vergine Maria. Fanno fede al titolo mariano di Nostra Signora di Fatima ben quattro congregazioni di suore di diritto pontificio.
Tra le apparizioni mariane più recenti, e riconosciute ufficialmente dalla chiesa cattolica, possiamo citare senza dubbio quelle di Fatima come le più famose.
La prima apparizione avvenne il 13 maggio 1917, agli della pastorella Lucia dos Santos, a Jacinta Marto e a Francisco Marto, fratello di Jacinta e cugino di Lucia.
Nel corso della prima apparizione, la Vergine diede appuntamento ai tre pastorelli il giorno 13 di ogni mese lungo lo stesso tragitto e fino al 13 ottobre.
Secondo il racconto dei pastorelli, le apparizioni continuarono per diverso tempo. Ogni volta che la Madonna appariva gli confidava rivelazioni di eventi futuri: la fine imminente della prima guerra mondiale, così come il pericolo della seconda guerra che sarebbe stata devastante se gli uomini non si fossero convertiti, la minaccia comunista dalla Russia che poteva essere allontanata solo con la Consacrazione della nazione al Cuore Immacolato di Maria.
Dopo a promessa fatta riguardo al prodigioso evento legato al 13 ottobre 1917, migliaia di persone decisero di recarsi sul luogo per assistere al miracolo. In quell’occasione, credenti e non credenti, riferirono di aver assistito a un fenomeno chiamato il “miracolo del sole“.
Francisco e Jacinta morirono dopo pochi anni da quell’evento, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, per via dell’epidemia spagnola piuttosto diffusa in quegli anni in Portogallo. Lucia invece divenne monaca carmelitana scalza, raccontò per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima.
Nel 1930 le apparizioni furono dichiarate degne di fede e la chiesa autorizzò il culto della Madonna di Fatima. Venne edificato un santuario a Fatima, visitato per la prima volta da papa Paolo VI il 13 maggio 1967 e da papa Giovanni Paolo II.
I protagonisti delle apparizioni: i pastorelli
Lucia dos Santos nacque il 22 marzo del 1907 ad Aljustrel, sesta figlia di Antonio e Maria Rosa dos Santos. Quando si verificarono le apparizioni aveva appena dieci anni. Era la più grande dei tre pastorelli nonostante questo, non sapeva ancora né leggere né scrivere, poiché la sua occupazione giornaliera era quella di condurre il gregge a pascolare.
Dopo le apparizioni, iniziò a studiare presso il Collegio di Vilar, a Oporto, e scelse l’abito religioso con il nome di Maria Lucia dell’Addolorata. Il 25 marzo 1948 entrò nel Carmelo di Santa Teresa con il nome di suor Maria Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato.
Morì il 13 febbraio 2005 a Coimbra, aveva 97 anni e il suo corpo venne portato accanto a quello della cugina Giacinta.
Francesco Marto nacque l’11 giugno 1908 ad Aljustrel ed era il decimo figlio di Manuel Pedro Marto e Olimpia di Gesù. Al momento delle apparizioni aveva nove anni. Lucia racconta Francesco nelle sue Memorie e lo descrive come un ragazzino silenzioso e solitario, che trascorreva il suo tempo a suonare mentre le pecore stavano al pascolo.
Francesco si ammalò durante la violenta epidemia di spagnola nel 1918 e morì il 4 aprile del 1919, il giorno dopo la sua prima comunione. I suoi resti mortali rimasero nel cimitero parrocchiale fino al 13 marzo 1952. Successivamente furono trasportati nella basilica della Cova da Iria, nella cappella al lato destro dell’altare maggiore.
Giacinta Marto nacque ad Aljustrel l’11 marzo 1910, era l’undicesima figlia di Pietro Marto e Olimpia di Gesù. Quando avvennero le apparizioni aveva solo sette anni.
Dei tre pastorelli lei era la più vivace. Le piaceva giocare e danzare sulle note suonate dal fratello. Proprio come Francesco, anche lei si ammalò dopo una lunga e dolorosa malattia. Morì il 20 febbraio 1920 nell’ospedale D. Estefânia, a Lisbona.
Il 12 settembre 1935 la sua salma fu trasportata al cimitero di Fatima, per riposare accanto al fratellino Francesco.
Il racconto delle apparizioni nelle Memorie di Lucia
Tutto iniziò con le apparizioni dell’angelo. Come ci racconta Lucia nelle sue Memorie, nel 1915, mentre si trovava insieme ad alcune compagne lungo i pascoli del padre, aveva visto una misteriosa figura “simile a una statua di neve”. Questa apparizione la impaurì e così decise di non raccontare nulla ai familiari, al contrario delle sue compagne che invece raccontarono tutto.
Per questo motivo, da quel momento in poi Lucia preferì andare al pascolo in compagnia di Francisco e Giacinta. Un giorno, mentre cercavano riparo dalla pioggia, era apparsa ancora una volta quella figura, descritta come “un giovane fra i quattordici e i quindici anni, che il sole rendeva trasparente come se fosse di cristallo” e che venne interpretato come un angelo, più precisamente l’angelo della pace.
L’angelo invitò i bambini a pregare insieme a lui per riparare alle offese subite da Dio da parte dei peccatori, e recitò queste parole: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima, divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della Terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso è offeso, e per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”.
Riapparve ancora una volta nell’estate del 1916, rivelandosi come angelo protettore del Portogallo e ordinò ai tre pastorelli di fare sacrifici per la salvezza della loro patria, completamente devastata dalle guerre civili.
L’angelo scomparve e i pastorelli non ebbero più visioni fino a quelle avvenute nel 1917 a Cova d’Iria.
Le apparizioni della Madonna di Fatima
Dopo pochi mesi dalle apparizioni dell’angelo, mentre erano intenti a sorvegliare il gregge, notarono un lampo improvviso, come una sorta di temporale. Cercarono di mettere al riparo le pecore e notarono un secondo lampo, nonostante fosse una bellissima signora comparve sopra di loro un piccolo elce verdeggiante.
Così racconta Lucia nelle sue Memorie: “Non abbiate paura non voglio farvi del male”, disse la signora. Lucia chiese: “Di dove venite, Signora?”. “Vengo dal cielo”, rispose. Chiese dunque ai tre pastorelli di recarsi nello stesso luogo il tredici di ogni mese fino a ottobre. Li raccomandò inoltre di pregare il rosario per il termine della prima guerra mondiale per il rientro a casa dei soldati.
I pastorelli tornarono a case. Giacinta raccontò tutto alla madre che, preoccupata, chiese aiuto a sua cognata Rosa, madre di Lucia. La piccola Lucia venne accusata di menzogna dalla madre, cercò inutilmente di difendersi e decise di tacere fino al 13 giugno, il giorno in cui la visione tornò a Cova di Irìa.
I tre pastorelli erano accompagnati da tre veggenti, quattordici compagne curiose e Maria Carreira col figlio Giovanni. A mezzogiorno la Madonna riapparve ai pastorelli e rivelò a Lucia il suo dolore per i maltrattamenti subiti dalla madre. Disse che Giacinta e Francisco sarebbero morti presto, mentre invece lei sarebbe sopravvissuta per far conoscere al mondo quello che aveva visto. Mostrò dunque il suo cuore ferito da spine pungenti e scomparve.
Sulla via del ritorno, i pastorelli vennero bersagliati da tante domande. La madre di Lucia accusò ancora la figlia e la condusse dal parroco che la interrogò, sospettando che quella visione fosse una manifestazione diabolica.
Il 13 luglio i bambini furono accompagnati da cinquemila persone, perlopiù persone che volevano prendersi gioco dei pastorelli. Lucia racconta che a mezzogiorno apparve la Madonna. Si lamentò ancora dei maltrattamenti subito e rinnovò l’invito a offrire le sue sofferenze in favore delle conversione dei peccatori. Poi mostrò l’inferno ai pastorelli e rivelò la seconda parte del segreto, oltre alla visione dell’Inferno, e disse: “La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace”.
In tutto il Portogallo si diffuse la notizia di questi strani eventi, i pastorelli erano accusati di essere millantatori e vittime di una congiura clericale. La notizia arrivò fino al sindaco di Vila Nova da Ourèm, Arturo Oliveira, che convocò Lucia, suo padre e il padre di Giacinta e Francisco, Manuel, e li minacciò di arrestarli.
Il 13 agosto, con la scusa di condurre i pastorelli sul luogo delle apparizioni, li trascinò in prigione per costringerli a confessare. Ma i ragazzini non vollero ammettere il falso. Non sapendo più come minacciarli, il sindaco decise di rimandarli a casa il 15 agosto. Poichè i bambini non avevano potuto assistere all’apparizione del giorno 13, questa si verifica quattro giorni dopo, il 19 agosto. Questa volta la Madonna gli promise che, in occasione della prossima apparizione avrebbe inviato un segno per confermare l’autenticità delle loro affermazioni.
Il 13 settembre si radunarono circa trentamila persone, tra cui molti malati in barella. A mezzogiorno i testimoni videro un globo luminoso scendere dal cielo verso l’elce. La Madonna apparve ai bambini per consolare alcuni fra i malati, promise a Lucia che entro l’anno li avrebbe guariti e chiese di utilizzare il denaro che la gente donava per costruire lì una cappella a lei dedicata.
Il miracolo del sole
Il 13 ottobre a Cova d’Irìa c’era gente che proveniva da ogni parte del Portogallo. Vi erano anche numerosi giornalisti anti-clericali, desiderosi di dimostrare come le apparizioni fossero frutto di una commedia escogitata dal parroco di Fatima. Era una giornata piovosa, i fedeli si riparavano con gli ombrelli. A mezzogiorno un sacerdote si avvicinò a Lucia e la accusò di essere una bugiarda poiché la Madonna non era apparsa. Poco dopo le nubi circondarono i pastorelli e l’elce. Lucia racconta che la Madonna le chiese di far costruire in quel luogo una cappella in suo onore, dedicandola alla Vergine del Rosario. A quel punto si verificò il miracolo promesso: il sole cominciò a volteggiare, visibile a occhio nudo, poi sembrò quasi voler cadere sulla folla atterrita, fermandosi poi di colpo per risalire in cielo.
I tre pastorelli riferirono dunque di aver visto prima la Madonna, poi San Giuseppe ed infine Gesù Bambino mentre benedicevano il mondo con un enorme segno della croce. Non appena il fenomeno si concluse, la folla si riversò con entusiasmo sui pastorelli: Giacinta venne condotta via da un amico, Francisco riuscì a fuggire e Lucia invece si ritrovò senza velo e senza trecce, poiché alcuni gliele avevano tagliate come cimelio.
La storia delle apparizioni della Madonna di Fatima è affascinante e ricca di entusiasmo. Sul nostro sito puoi trovare diverse tipologie di statuette della Madre Vergine per il culto mariano!