La Pasqua è una delle celebrazioni cristiane più attese e ricche di significato. Questa ricorrenza nel tempo si è legata in modo indissolubile alle tradizioni popolari, oggi riconosciute a tutti gli effetti dalla stessa chiesa. Oltre ai riti strettamente connessi alla celebrazione religiosa, possiamo trovare alcune usanze che hanno poco a che vedere con la festa cristiana.

Pensando alla Pasqua ci vengono subito in mente le uova di cioccolata che vengono regalate in questa occasione. L’uovo di Pasqua è una golosità rivestita di carta colorata e luccicante, infiocchettato e accompagnato da regali e sorprese custodite all’interno oppure applicate esternamente. Si tratta di una tradizione festosa con un forte legame alla natura religiosa della festa.

Scopriamo insieme le origini di questa tradizione pasquale!

L’uovo pasquale come simbolo di vita

La simbologia dell’uovo è una delle più antiche e accomuna numerose culture e religioni. Il cristianesimo utilizzato questo simbolo, ripulendolo da ogni influenza pagana per riproporlo in chiave cristiana. Per i Cristiani l’uovo rappresenta il simbolo di Cristo che risorge dalla morte. Infatti, il sepolcro dal quale è uscito, e la pietra che è riuscito a spostare nell’atto della sua resurrezione, ricorda proprio la forma di un uovo. Allo stesso modo l’uovo, che all’apparenza è inerte e inanimato, custodisce al suo interno qualcosa di estremamente prezioso: una nuova vita. Questa duplice simbologia, in parte la pietra della tomba di Gesù e in parte la vita pronta a schiudersi, rendono l’uovo il simbolo della Resurrezione, della Vita e della Salvezza rappresentate dal Cristo, e speranza per ogni uomo.

Per questo motivo l’uovo è stato ripreso da molti artisti come protagonista delle loro opere. Pensa ad esempio alle famose uova russe dipinte a mano, piccoli capolavori che raffigurano diversi soggetti religiosi. Le più famose sono le uova russe, dipinte con cura e che rappresentano le immagini della Madonna, oppure  della Sacra Famiglia, oppure ancora altri simboli cristiani.

Sappiamo dunque cosa ha rappresentato l’uovo per il cristianesimo, ma cosa rappresentava nell’antichità e come si è evoluto nel tempo attraverso le tradizioni culturali?

Il significato dell’uovo nelle diverse culture

Associare l’uovo alla vita è un processo piuttosto semplice e naturale, così lo è stato anche in passato. Non a caso la simbologia dell’uovo ha origini molto antiche. Alcune civiltà identificavano in esso l’origine stessa del mondo. Gli antichi parlavano di uovo cosmico, o uovo del mondo, considerato un nucleo vitale ed energetico che galleggiava nel nulla, nel caos primordiale. Una volta schiuso, avrebbe dato origine al cosmo così come lo conosciamo noi oggi.

È possibile incontrare questa interpretazione in molte civiltà del passato, dai sumeri e assiro babilonesi, agli egizi, ai greci, agli induisti. Ogni cultura ha saputo trasformare questo concetto per renderlo più vicino alle proprie tradizioni e credenze.

Ad esempio, per gli egizi l’origine del cielo e della terra derivano dalle due parti del guscio dell’uovo partorito dal becco della grande anatra Knef. La simbologia dell’uovo come emblema della vita possiamo ritrovarla anche nel mito della Fenice, che ciclicamente muore per poi risorgere dalle proprie ceneri, dando origine a un uovo alimentato dal sole e dall’aria.

Nella mitologia greca invece, l’uovo è il simbolo della creazione, impersonata da Castore e Polluce, i figli di Leda e Zeus, quest’ultimo con le sembianze di cigno, e nati da un uovo. Sempre per i greci Eros, il dio dell’amore, nacque da un uovo d’argento deposto dalla Notte e fecondato dal vento del Nord. Ancora più antico è il mito che risale alle popolazioni preelleniche della Grecia. Questo mito racconta di come la dea Eurinome, fecondata dal serpente Ofione, depose l’uovo universale nel grembo vorticante del caos.

Secondo i celti invece, un uovo chiamato Glain è l’origine del cosmo. Nel nord Europa c’era infatti l’usanza di far rotolare le uova dalla cima di una collina a Beltane per imitare il movimento del sole nel cielo.

Anche nella religione taoista cinese vediamo comparire la tradizione dell’uovo come immagine di creazione del mondo. Pangu, creatore del mondo, nacque dall’uovo cosmico, nel quale si era coagulato il Caos. Al suo interno custodiva i principi primordiali: lo Yin e lo Yang.

Per gli induisti le due parti del guscio dell’uovo cosmico, una d’oro e l’altra d’argento, hanno dato origine al cielo e alla terra. Lo stesso uovo era Brahma, ovvero creazione dell’universo materiale, racchiuso nel cuore d’oro dell’Uovo del Mondo e che perdurò per lungo tempo in questa forma prima di esplodere in una luce dorata e ardente, generando la vita come in una sorta di Big Bang ante litteram.

L’uovo è sempre stato il simbolo dell’origine del mondo e della vita eterna, che si rinnova ciclicamente e che si rigenera con lo scorrere del tempo e delle stagioni. Per i greci, i cinesi, gli egizi ed i persiani era usanza scambiarsi le uova, spesso decorate e colorate, come dono per le feste primaverili, ad esempio in occasione dell’equinozio di primavera, per salutare l’inizio della nuova stagione e come simbolo di buon auspicio.

Uova di Pasqua: perché si regala?

Come abbiamo visto, l’usanza di regalare uova era molto diffusa in antichità, soprattutto con l’arrivo della primavera, come simbolo di rinascita della vita e della natura.

Anche i cristiani, come gli egizi, erano soliti decorare le uova di gallina con croci o altri simboli sacri di colore rosso, per richiamare il sangue di Cristo. Questa tradizione si è diffusa ancora di più con il divieto, nel periodo di Quaresima, di mangiare uova. Questo ha permesso ai cristiani di ritrovarsi a casa con numerose uova di gallina deposte che non potevano essere consumate. Per non sprecarle, i cristiani hanno iniziato a bollirle, decorarle e a usarle come simboli pasquali. Nel tempo nacque la tradizione di portare le uova in chiesa per farle benedire.

Nel Medioevo, in particolare in Germania, era una buona usanza regalare uova semplici o decorate in occasione della Pasqua. Per tutto il XVII e il XVIII secolo continuò la tradizione di regalare ai bambini le uova di gallina e anatra colorate e decorate, oppure giocattoli a forma di uova.

Le uova di cioccolato

È solo agli inizi del XIX secolo che compaiono le uova di cioccolato così come le conosciamo oggi. Il primo uovo di cioccolato vuoto con all’interno una sorpresa è stato prodotto nel 1875 da un’azienda inglese di Cadbury. Prima di allora venivano prodotte, in Francia e Germania, uova di cioccolata piene. Le prime sono state realizzate ai tempi di re Luigi XIV, il re Sole. È stato il chimico e maestro cioccolataio olandese Coenraad Johannes van Houten a scoprire come trattare i semi di cacao per renderli dolci e come estrarre da essi il burro di cacao. Questa scoperta aprì la strada a nuove scoperte che portarono all’estrazione della polvere di cioccolato pura e renderla facilmente modellabile e utilizzabile negli stampi.

Alla fine del XIX secolo si diffonde inoltre la moda di far realizzare uova d’oro, argento e platino, rivestite di pietre preziose. Questa usanza era diffusa nel Medioevo ma viene ripresa solo alla fine dell’800.

Nei paesi ortodossi, al posto delle uova di cioccolato, si continua a prediligere l’uovo di gallina cucinato sodo e colorato con colori naturali. Per colorarle vengono usate le bucce di cipolla oppure le foglie di tè per ottenere il colore marrone, le foglie di edera e ortica per avere le uova verdi, lo zafferano e il cumino per il giallo e le barbabietole rosse per il colore rosso. Per ottenere il risultato desiderato è sufficiente cuocere le uova nell’acqua bollente così colorata e poi fissare il colore con qualche goccia di aceto.

Ogni paese ha la propria tradizione ma le uova rimangono il punto di unione che accomuna culture distanti secoli. Le uova rappresentano un simbolo importante anche nella religione cristiana. La Pasqua si avvicina, sei pronto a festeggiarla nel modo giusto? Visita il nostro sito e scopri gli accessori per celebrare la Pasqua!