Il matrimonio è un rito importante che viene celebrato in tutto il mondo con tradizioni affascinanti e molto diverse tra loro. In Italia le usanze hanno radici molto antiche, in ogni regione possiamo incontrare rituali particolari che accompagnano la cerimonia e i giorni che la precedono. Cosa succede nel resto del mondo, i giorni fortunati per sposarsi e cosa deve indossare la sposa?

Continua a leggere e scopri insieme a noi le tradizioni del matrimonio nel mondo.

Il matrimonio in Italia

Il matrimonio cattolico in Italia è ancora la forma di unione più diffusa tra le coppie. Si tratta di uno dei sette sacramenti considerato un traguardo importante nella vita di un fedele. Per un cattolico, il matrimonio indica la nascita di un legame consacrato da Cristo, e per questo è sacro e inviolabile. Non bisogna sottovalutare questo passo ed ecco perchè, chi decide di sposarsi in chiesa, ha l’obbligo di partecipare ai corsi pre-matrimoniali. In questa occasione, i futuri sposi hanno l’opportunità di capire se sono davvero pronti a compiere il grande passo. Il corso pre-matrimoniale è solo uno degli obblighi che la chiesa impone a coloro che vogliono celebrare un matrimonio religioso. Entrambi devono possedere dei requisiti ben precisi e fornire tutti i documenti che attestino la veridicità del loro stato: certificati che attestano di aver ricevuto il battesimo e la cresima, di non essere già stati sposati, ma anche i documenti necessari per il matrimonio civile, i certificati di nascita di residenza, di cittadinanza.

Al di là della documentazione da presentare, esistono tante usanze legate al giorno delle nozze. Vediamo alcune.

Bouquet, abito e bomboniere

La tradizione vuole che sia lo sposo a comprare il bouquet, come ultimo regalo da fidanzato, e consegnarlo a casa della futura sposa la mattina delle nozze. La sposa dovrà poi lanciarlo alla fine della cerimonia per dare modo alle amiche nubili di provare a prenderlo e chi ci riuscirà sarà la prossima a sposarsi. Un’altra tradizione legata al bouquet vuole che sia la suocera a comprarlo, così come il velo da sposa, e che sia sempre lei ad applicare quest’ultimo all’acconciatura della futura nuora. Inoltre, il velo da sposa dovrebbe essere lungo un metro per ogni anno di fidanzamento. L’abito da sposa e tutto il corredo, spettano alla famiglia della sposa stessa.

Veniamo ora alle superstizioni. Lo sposo non può vedere l’abito prima del giorno delle nozze, e neanche la sposa dovrebbe guardarsi allo specchio con l’abito indosso prima di allora. Se vuole farlo deve togliersi una scarpa, un orecchino o un guanto. Per tradizione, il colore dell’abito da sposa è il bianco, anche se di recente abbiamo visto comparire altri colori, spesso molto insoliti. Attenzione però, alcuni colori portano sfortuna: il rosa di grossi problemi economici, l’avorio è presagio di scompiglio nella coppia, il rosso addirittura preannuncia la morte, il verde di timidezza e il blu è sintomo di sincerità.

Gli invitati non possono usare il bianco o il nero per i loro abiti da cerimonia. Inoltre, se l’abito da sposa deve essere bianco, è necessario indossare un accessorio blu che, oltre a essere un simbolo di sincerità, indica anche purezza. Dovrà indossare anche qualcosa di nuovo, per simboleggiare la nuova vita, qualcosa di vecchio, per simboleggiare la vita da nubile, qualcosa di regalato, che rappresenta l’amore delle persone care, e qualcosa di prestato, per ricordare il legame con la famiglia d’origine.

Le bomboniere poi non possono mancare. Sono nate come scatoline porta dolci ed erano molto diffuse tra le nobildonne francesi fin dal 1600. In Italia entrarono a far parte del corredo matrimoniale dal 1700, con il principe di Napoli Vittorio Emanuele ed Elena del Montenegro, che li offrirono come dono di ringraziamento agli invitati che parteciparono ai festeggiamenti delle loro nozze. Devono essere rigorosamente uguali per tutti gli invitati e, all’interno, dovrà contenere confetti in numero dispari e non meno di 5. Ciascun confetto rappresenta per gli sposi: fertilità, felicità, salute, lunga vita e ricchezza.

Le tradizioni in Italia sono tante e accompagnano ogni elemento decisivo della cerimonia. Vediamo ora cosa accade nel resto del mondo.

Tradizioni del matrimonio nel mondo

Nel mondo ci sono usanze molto strane, alcune sono bizzarre e inconcepibili per noi, altre invece sono più vicine alla nostra tradizione.

Nel matrimonio ebraico, prima della cerimonia la famiglia della sposa la accompagna a casa dello sposo, e poi alla chuppà, il baldacchino nuziale. Il rabbino recita un sermone e benedice il vino in un calice che offre agli sposi che, dopo averlo bevuto, si scambiano gli anelli. Al termine della cerimonia, il rabbino enuncia le sette benedizioni che proteggeranno il matrimonio. Questa prassi viene compiuta sopra un secondo calice che, al termine, viene messo per terra dallo sposo e viene rotto con un colpo del piede. Questo gesto vuole ricordare la distruzione del Tempio di Gerusalemme e la cacciata degli ebrei dalla Terra santa. Durante la festa, gli invitati portano sulle spalle lo sposo e la sposa, che dovranno provare a baciarsi mentre gli altri ballano e cantano. Se riescono al farlo, la loro unione sarà prospera e felice, e sapranno superare insieme ogni ostacolo.

Anche nei paesi scandinavi ci sono usanze piuttosto curiose. In Svezia ad esempio, è rigorosamente vietato per lo sposo andare in bagno durante il ricevimento, oppure corre il rischio che gli altri invitati maschi vadano a baciare sua moglie. La sposa invece porta una moneta d’oro donata dalla madre, nella scarpa destra, e una moneta d’argento donata dal padre, nella scarpa sinistra, per portare ricchezza e fortuna. In Finlandia invece, la sposa va personalmente a ritirare i doni nuziali nelle case degli invitati, in compagnia di un uomo anziano. Può decidere di celebrare le nozze in una chiesa fatta di ghiaccio e giungervi su una slitta trainata da renne. Infine, in Danimarca lo sposo e la sposa si scambiano i vestiti, per mandare in confusione gli spiriti maligni. Anche qui gli sposi devono prestare attenzione, se la sposa lascia la sala, le donne corrono a baciare lo sposo e lo stesso fanno gli uomini con la sposa quando il marito di allontana.

In India si seguono i riti indù. Sì i riti, poichè si contano almeno 11 tipi di rituale matrimoniale che varia in base alla regione. L’unico elemento in comune è il colore dell’abito da sposa, rigorosamente rosso. Per gli indiani il rosso è il simbolo della fertilità e della ricchezza. La sposa è vestita in modo sfarzoso, con gioielli, accessori ed eleganti arabeschi tracciati con l’henne che nascondono un enigma. Tra i ghirigori si nasconde l’iniziale del nome dello sposo. Se lo sposo riuscirà a trovarla dimostrerà di essere un buon capo famiglia. I matrimoni si svolgono soprattutto a ottobre, il mese in cui le forze del bene vincono su quelle del male.

In Marocco invece, gli sposi si scambiano un dattero che simboleggia fecondità e abbondanza. Per essere purificata, la sposa viene immersa in un bagno di latte insieme alle amiche. In Grecia, gli sposi entrano in chiesa portando delle candele bianche e uniscono le loro mani solo quando arrivano davanti all’altare, per simboleggiare l’unione delle loro anime.

In Giappone gli sposi si vestono con kimono colorati e la sposa porta sul suo capo un panno bianco, che indica la sua volontà di non essere gelosa del suo sposo. Prima della cerimonia, gli sposi e gli invitati più vicini compiono il rito della purificazione con l’acqua delle fontane situate davanti a ogni tempio. In Cina invece, la sposa viene trasportata su una portantina e rimane in silenzio durante tutto il matrimonio. Poichè il bianco per i cinesi è il colore del lutto, la sposa non può indossare quel colore, ne tanto meno porterà abiti blu o grigi, altri colori associati alla tristezza. Come in Giappone, anche in Cina il rosso esprime fortuna e abbondanza, e per questo viene scelto molto spesso. Il matrimonio si conclude con la cerimonia del tè.

Ogni cultura segue tradizioni particolari molto sentite che affondano le radici in un passato antico. L’unione di una coppia è qualcosa di unico e indispensabile per l’uomo e occorre festeggiarlo nel modo giusto, seguendo la tradizione.

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