Lo scapolare deriva dalla parola latina scapula che significa spalla e rappresenta una parte significativa dell’abito religioso indossato dai monaci.

Oggi è diventato un indumento di uso comune che avrai certamente visto . La sua storia è molto antica e nasconde un significato profondo. Ne esistono di diverse tipologie e ciascuno scapolare si lega in modo indissolubile alla sua origine.

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Che cos’è lo scapolare?

Lo scapolare è un indumento tipicamente indossato dai monaci, caratterizzato da due grandi rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate sulle spalle e lasciano cadere i due rettangoli di tessuto lungo la persona, in parte sulla schiena e in parte sul petto. Questa particolare tipologia è la versione originale ed è anche quella che viene indossata ancora oggi dalla maggior parte dei membri di diversi ordini religiosi, primi fra tutti i Carmelitani, i principali diffusori di questa devozione. Esistono altre versioni più semplici e compatte dello scapolare e questo permette ai ministranti di indossarlo qualunque sia il genere di vita che conduce.

Lo scapolare ha un significato e un valore che proviene dal culto mariano: da parte del fedele indica un rapporto di appartenenza alla Madonna, e da parte della Madonna indica il suo impegno a proteggerci e a soccorrerci nel momento del bisogno.

Come abbiamo detto, lo scapolare non è altro che una striscia di stoffa con un’apertura per la testa che pende sul petto e sul dorso. In alcuni casi è possibile trovare anche la versione con il cappuccio. Spesso viene portato anche a scopo devozionale, chiamato piccolo scapolare o abitino, in onore della Vergine Maria, dei santi o di particolari devozioni.

Esistono molti modelli di scapolari, tra i più conosciuti possiamo trovare:

  • Dei domenicani (di colore bianco)
  • Di San Francesco
  • Dei cistercensi (di colore nero)
  • Dei carmelitani (di colore marrone o nero)
  • Dei premostratensi (di colore bianco)
  • Dei trinitari (di colore bianco con croce rossa e blu)
  • Dei mercedari (di colore bianco)
  • Della Passione e Croce, passionisti (di colore nero)
  • Dell’Addolorata, servi di Maria (di colore nero)
  • Della Passione, vincenziani (di colore rosso)
  • Di San Michele
  • Di San Giuseppe
  • Di Sant’Antonio, terziari
  • Del Santo Volto
  • Del Sacro Cuore
  • Della Beata Vergine degli Infermi, chierici regolari di San Camillo
  • Del Buon Consiglio, agostiniani
  • Del Sacro Cuore di Gesù e Maria
  • San Francesco di Paola
  • Dell’Immacolata
  • Di San Benedetto, terziari benedettini
  • Del Sacro Cuore di Maria
  • Del Preziosissimo Sangue
  • Di San Domenico, terziari Ordine domenicano
  • Di San Domenico Savio

Esistono inoltre altri scapolari che attualmente non sono ancora stati approvati dalle autorità religiose oppure sono stati approvati solo da quelle locali:

  • In Francia, lo scapolare di benedizione e protezione (Maria Giulia JAHENNY)
  • In Argentina, lo scapolare di san Nicolas (Gladys Quiroga de Motta)
  • Lo scapolare di San Charbel

La storia dello scapolare

In origine lo scapolare era un indumento che veniva usato solo da alcuni ordini religiosi, come ad esempio i monaci benedettini, e copriva le spalle, il dorso, la pancia e, in alcuni casi, era dotato anche del cappuccio. In genere si usava come abita di lavoro e aveva lo scopo di proteggere i vestiti ordinari. Con il tempo però il suo utilizzo è cambiato fino a raggiungere la forma che mantiene ancora oggi: una striscia di stoffa pendente sul petto e sul dorso fino ai piedi.

Lo scapolare ha un origine umile. Nell’Alto Medioevo i servi erano soliti indossare sopra la tunica, una corta casacca del colore che indicava il padrone. Si trattava di un segno di appartenenza ma anche una garanzia di protezione. Qualcosa di molto simile era presente anche nella cavalleria, una delle istituzioni medievali più caratteristiche. Infatti, il cavaliere indossava sopra la sua armatura le insegne della dama alla quale dedicava le sue imprese. Anche in questo caso vediamo ancora una volta un segno di appartenenza e di dedicazione, non verso un padrone, ma verso la persona amata.

Un altro aspetto che rende ancora più affascinante la storia dello scapolare si ricollega a un evento soprannaturale per opera della Madonna. Nel 1251 l’Ordine del Carmelo, proveniente dalla Terra Santa e trapiantato in Europa, era circondato da numerose opposizioni e rischiava di estinguersi. In questo grande sconforto il Priore Generale, l’inglese San Simone Stock, rivolse le sue preghiere alla Madonna componendo per lei l’inno Flos Carmeli.

La Madonna ascoltò questo grido e gli apparve tenendo fra le mani uno scapolare. Lo diede a Simone e gli confidò una promessa custodita e ricordata nei secoli successivi. La promessa recitava così: “Ricevi figlio dilettissimo lo scapolare del tuo ordine, segno della mia fraterna amicizia, privilegio per te e per tutti i carmelitani. Coloro che moriranno rivestiti di questo scapolare non andranno nel fuoco dell’inferno. Esso è un segno di salvezza, protezione e sostegno nei pericoli e di alleanza di pace per sempre.”

Gli usi particolari dello scapolare

Uno degli usi più tradizionali è quello fatto dai confratelli del Carmine che portano lo scapolare durante le processioni in onore alla Vergine del Monte Carmelo, durante il pellegrinaggio del Giovedì Santo da un altare della reposizione ad un altro.

In alcuni casi di usa il termine volgare di “abitino” per indicare lo scapolare. Se ne trovano anche di piccole dimensioni da cucire sulle bretelle della canottiera oppure da usare come indumento interno con lo scopo di fornire protezione.

Nel 1950 una bolla di Pio XII invitava ad utilizzare lo scapolare come arma di devozione mariana poichè è uno strumento accessibile a tutti i fedeli.

Non tutti sanno che gli scapolari sono anche usati negli abiti tipici dei cori Gospel di tutto il mondo durante i concerti. Alcuni esempi sono stati individuati anche nei cori Gospel italiani.

Ma qual è il vero significato dello scapolare?

Come abbiamo detto, lo scapolare è il grembiule che i monaci usano durante il lavoro per non sporcare la tonaca. Posizionato sulle scapole, lo scapolare diventa una parte essenziale dell’abito che usano ancora oggi i carmelitani.

Nel corso del tempo si è venuto a creare uno scapolare più compatto pensato per i fedeli laici. In questo modo, il fedele può partecipare alla spiritualità del Carmelo e alle grandi grazie ad esso legate, come ad esempio il privilegio sabatino. Infatti, nella sua bolla chiamata Sabatina, papa Giovanni XXII affermò che chi usa lo scapolare potrà essere liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte e accedere alle porte del Paradiso. I vantaggi del privilegio sabatino sono inoltre confermati dalla Sacra Congregazione delle Indulgenze il 14 luglio 1908.

Oggi lo scapolare è formato da due quadratini di tessuto marrone uniti da cordoni. All’interno dei quadratini è presente da una parte l’immagine di Nostra Signora del Carmelo e dall’altra il Cuore di Gesù, oppure in alcuni casi lo stemma dell’Ordine Carmelitano. Possiamo considerarla come una miniatura dell’abito carmelitano e per questo è solitamente di tela. Il fedele che si riveste dello scapolare entra a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna. Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria.

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