Lo scapolare deriva dalla parola latina scapula che significa spalla e rappresenta una parte significativa dell’abito religioso indossato dai monaci.

Oggi è diventato un indumento di uso comune che avrai certamente visto. La sua storia è molto antica e ne esistono di diverse tipologie, ciascuna legata in modo indissolubile alla sua origine.
Dunque, che significato ha lo scapolare? Chi può indossarlo e come è fatto? In questo articolo risponderemo a tutte le tue domande!

Che cos’è lo scapolare?

Lo scapolare religioso è un indumento tipicamente indossato dai monaci, caratterizzato da due grandi rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate sulle spalle lasciando cadere i due rettangoli di tessuto lungo la persona, in parte sulla schiena e in parte sul petto. Questa particolare tipologia è la versione originale ed è anche quella che viene indossata ancora oggi dalla maggior parte dei membri di diversi ordini religiosi, primi fra tutti i Carmelitani, i principali diffusori di questa devozione. Il culto di Nostra Signora del Monte Carmelo, conosciuta anche come Madonna del Carmine, nasce in Palestina proprio da questo ordine ed è strettamente legato alla devozione dello scapolare, che fu donato da Maria al priore generale dell’ordine carmelitano. Nel Cinquecento, poi, l’ordine si divise in due rami: uno “calzato” e un altro conosciuto come Ordine dei Carmelitani Scalzi. Entrambi però mantengono salda la loro devozione mariana.

A parte lo scapolare carmelitano, esistono altre versioni più semplici e compatte dello scapolare che permettono ai ministranti di indossarlo in maniera più veloce, qualunque sia il genere di vita che conducono.

Scapolare grande in stoffa
Scapolare grande in stoffa

Il significato dello scapolare proviene, dunque, dal culto mariano ed è a doppio senso: da parte del fedele indica un rapporto di appartenenza e devozione alla Madonna, e da parte della Vergine indica il suo impegno a proteggerci e a soccorrerci nel momento del bisogno. Quando viene portato anche a scopo devozionale, in onore della Vergine Maria, dei santi o di particolari devozioni, è chiamato piccolo scapolare o abitino.

Esistono molti modelli di scapolari devozionali, tra i più conosciuti possiamo trovare:

  • Dei domenicani (di colore bianco)
  • Di San Francesco
  • Dei cistercensi (di colore nero)
  • Dei carmelitani (di colore marrone o nero)
  • Dei premostratensi (di colore bianco)
  • Dei trinitari (di colore bianco con croce rossa e blu)
  • Dei mercedari (di colore bianco)
  • Della Passione e Croce, passionisti (di colore nero)
  • Dell’Addolorata, servi di Maria (di colore nero)
  • Della Passione, vincenziani (di colore rosso)
  • Di San Michele
  • Di San Giuseppe
  • Di Sant’Antonio, terziari
  • Del Santo Volto
  • Del Sacro Cuore
  • Della Beata Vergine degli Infermi, chierici regolari di San Camillo
  • Del Buon Consiglio, agostiniani
  • Del Sacro Cuore di Gesù e Maria
  • San Francesco di Paola
  • Dell’Immacolata
  • Di San Benedetto, terziari benedettini
  • Del Sacro Cuore di Maria
  • Del Preziosissimo Sangue
  • Di San Domenico, terziari Ordine domenicano
  • Di San Domenico Savio
Scapolare del Sacro Cuore di Gesù in stoffa
Scapolare del Sacro Cuore di Gesù in stoffa

Esistono inoltre altri scapolari che attualmente non sono ancora stati approvati dalle autorità religiose oppure sono stati approvati solo da quelle locali:

  • In Francia, lo scapolare di benedizione e protezione (Maria Giulia JAHENNY)
  • In Argentina, lo scapolare di san Nicolas (Gladys Quiroga de Motta)
  • Lo scapolare di San Charbel.

Altra devozione molto diffusa è quella dello Scapolare di San Giuseppe. Lo scopo è lasciarsi ispirare dalle virtù di questa figura centrale per la fede cattolica: l’umiltà, la modestia e la purezza. Originario della Diocesi di Saint-Claude in Francia, si tratta di uno scapolare che può essere personalizzato con i nomi dei portatori. Il suo colore è variabile (bianco, oro e viola) e si trova sempre la raffigurazione di san Giuseppe con l’infante Gesù e un giglio, mentre il retro mostra lo stemma papale, la colomba dello Spirito Santo e una croce.

Le origini dello scapolare

In origine lo scapolare era un indumento che veniva usato solo da alcuni ordini religiosi, come ad esempio i monaci benedettini, e copriva le spalle, il dorso, la pancia e, in alcuni casi, era dotato anche del cappuccio. In genere si usava come abita di lavoro e aveva lo scopo di proteggere i vestiti ordinari. Con il tempo però il suo utilizzo è cambiato fino a raggiungere la forma che mantiene ancora oggi: una striscia di stoffa pendente sul petto e sul dorso.

Lo scapolare ha un origine umile. Nell’Alto Medioevo i servi erano soliti indossare sopra la tunica, una corta casacca del colore che indicava il padrone. Si trattava di un segno di appartenenza ma anche una garanzia di protezione. Qualcosa di molto simile era presente anche nella cavalleria, una delle istituzioni medievali più caratteristiche. Infatti, il cavaliere indossava sopra la sua armatura le insegne della dama alla quale dedicava le sue imprese. Anche in questo caso vediamo ancora una volta un segno di appartenenza e di dedicazione, non verso un padrone, ma verso la persona amata.

Un altro aspetto che rende ancora più affascinante la storia dello scapolare si ricollega all’apparizione per opera della Madonna, che abbiamo menzionato precedentemente. Nel 1251 l’Ordine del Carmelo, proveniente dalla Terra Santa e trapiantato in Europa, era circondato da numerose opposizioni e rischiava di estinguersi. In questo grande sconforto il Priore Generale, l’inglese San Simone Stock, rivolse le sue preghiere alla Madonna componendo per lei l’inno Flos Carmeli.

La Madonna ascoltò questo grido e gli apparve tenendo fra le mani uno scapolare. Lo diede a Simone con una promessa custodita e ricordata nei secoli successivi. La promessa recitava così: “Ricevi figlio dilettissimo lo scapolare del tuo ordine, segno della mia fraterna amicizia, privilegio per te e per tutti i carmelitani. Coloro che moriranno rivestiti di questo scapolare non andranno nel fuoco dell’inferno. Esso è un segno di salvezza, protezione e sostegno nei pericoli e di alleanza di pace per sempre.”

Chi può indossare lo scapolare e come si indossa?

Lo scapolare può essere indossato da qualsiasi fedele cattolico che desideri manifestare la propria devozione e ottenere i benefici spirituali associati a questa pratica. Non ci sono restrizioni particolari riguardo all’età, al sesso o allo stato di vita di chi lo indossa.

Ma come si indossa lo scapolare? Nelle versioni più semplici per i laici, viene indossato al collo, in modo che la striscia di stoffa rettangolare cada sul petto e sulle spalle: non è indispensabile che l’abitino sia a contatto diretto con la pelle, può rimanere anche sopra i vestiti, purché sia indossato al collo.

Coloro che lo indossano, anche se non obbligati, dovrebbero recitare la preghiera della Madonna del Carmine: «O Maria Santissima del Carmelo, prega per noi».

Gli usi particolari dello scapolare

Uno degli usi più tradizionali è quello fatto dai confratelli del Carmine che portano lo scapolare durante le processioni in onore alla Vergine del Monte Carmelo, durante il pellegrinaggio del Giovedì Santo da un altare della reposizione ad un altro.

In alcuni casi, come abbiamo visto, si usa il termine volgare di “abitino” per indicare lo scapolare. Se ne trovano anche di piccole dimensioni da cucire sulle bretelle della canottiera oppure da usare come indumento interno con lo scopo di fornire protezione.

Nel 1950 una bolla di Pio XII invitava ad utilizzare lo scapolare come arma di devozione mariana poiché è uno strumento accessibile a tutti i fedeli.

Non tutti sanno che gli scapolari sono anche usati negli abiti tipici dei cori Gospel di tutto il mondo durante i concerti. Alcuni esempi si possono trovare anche nei cori Gospel italiani.

Ma qual è il vero significato dello scapolare?

Come abbiamo detto, lo scapolare è il grembiule che i monaci usano durante il lavoro per non sporcare la tonaca. Posizionato sulle scapole, lo scapolare diventa una parte essenziale dell’abito che usano ancora oggi i carmelitani.

Nel corso del tempo si è venuto a creare uno scapolare più compatto pensato per i fedeli laici. In questo modo, il fedele può partecipare alla spiritualità del Carmelo e alle grandi grazie ad esso legate, come ad esempio il privilegio sabatino. Infatti, nella sua bolla chiamata Sabatina, papa Giovanni XXII affermò che chi usa lo scapolare potrà essere liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte e accedere alle porte del Paradiso. I vantaggi del privilegio sabatino sono inoltre confermati dalla Sacra Congregazione delle Indulgenze il 14 luglio 1908.

Oggi lo scapolare è formato da due quadratini di tessuto marrone uniti da cordoni. All’interno dei quadratini è presente da una parte l’immagine di Nostra Signora del Carmelo e dall’altra il Cuore di Gesù, oppure in alcuni casi lo stemma dell’Ordine Carmelitano. Possiamo considerarla come una miniatura dell’abito carmelitano e per questo è solitamente di tela. Il fedele che si riveste dello scapolare entra a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna. Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria.

Scapolare Madonna del Carmelo e Sacro Cuore di Gesù in metallo
Scapolare Madonna del Carmelo e Sacro Cuore di Gesù in metallo

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