Fin da piccoli siamo abituati a vedere l’acqua benedetta in chiesa, nell’acquasantiera e nelle nostre case, all’interno della bottigliette. Si tratta di uno dei sacramentali più conosciuti nella chiesa cattolica e riveste una grande importanza, soprattutto durante la celebrazione dei sacramenti.
L’acqua benedetta è un sacramentale, quindi è considerata un segno sacro che ci permette di avere effetti spirituali. Nella maggior parte dei casi viene usata dai sacerdoti, in altri casi la vediamo comparire nelle case, nelle boccette di acqua benedetta acquistate online oppure in santuari e luoghi di culto.
In questo articolo vogliamo portati alla scoperta di questo importante sacramentale. Capire perché la troviamo all’entrata della chiesa, ma anche qual è la sua origine e cosa rappresenta per la religione cristiana.
Indice degli argomenti:
L’origine dell’acqua benedetta
Possiamo dire che la storia dell’acqua benedetta ha inizio al tempo di Gesù Cristo, poiché è stato lui stesso a benedire le acque per la prima volta. In seguito, fu Papa Alessandro I, quinto Pontefice della Chiesa, a introdurre l’uso di acqua e sale per benedire le abitazioni dei primi cristiani, in modo da proteggerle dal maligno. L’uso dell’acqua santa si è diffuso nel tempo, diventando essenziale fin dall’ingresso in chiesa del fedele. Questa usanza ha origine dalla tradizione Romana precristiana che imponeva ai fedeli una cerimonia di purificazione, tramite il lavacro del corpo, prima di prendere parte alla celebrazione.
Il Cristianesimo ha semplificato questa procedura, limitando il tutto all’immersione della punta delle dita della mano destra nell’acqua benedetta presente all’interno dell’acquasantiera posizionata all’ingresso della chiesa. Dopo aver toccato l’acqua santa, il fedele traccerà su di sé il segno della croce e potrà considerarsi purificato per accedere alla casa del Signore.
Perché è presente l’acquasantiera all’entrata di una chiesa?
Questa tradizione è strettamente legata all’origine dell’acqua santa. In genere l’acquasantiera è posizionata all’ingresso della chiesa per permettere alle persone di fare il segno della croce e ricevere la benedizione del Signore. Durante questo semplice ma importante rituale, il fedele deve pregare lo Spirito Santo che illumini il suo cuore e che infonda riverenza, silenzio e rispetto.
Ogni fedele ha l’opportunità dunque di purificarsi prima di entrare nella casa del Signore. Ecco perché troviamo l’acquasantiera in corrispondenza di ogni accesso di un luogo sacro.
Acqua benedetta: cosa simboleggia?
Sono tanti i significati dell’acqua santa. Prima di ogni cosa, simboleggia il sudore di Gesù nell’orto del Getsemanì e il suo preziosissimo sangue fuoriuscito dal suo costato durante la Passione. Dal punto di vista simbolico, l’acqua benedetta rimanda a vari concetti che possiamo suddividere così:
- Vita
- Rinascita
- Purificazione
L’acqua richiama immediatamente alla mente l’essenza della vita. Nella Bibbia, quest’elemento è descritto come l’elemento primordiale dal quale Dio fece emergere la terra ferma (Genesi 1,2-9). Non a caso, spesso i profeti usano l’immagine dell’acqua per simboleggiare la salvezza offerta dal Creatore.
Durante il suo incontro con la Samaritana, Gesù proclama: “Chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna” (Giovanni 4,13-14). D’altronde, come potrebbe il battesimo, il sacramento che segna la nostra rinascita come figli di Dio e ci rende eredi di una vita eterna, ignorare l’importanza simbolica dell’acqua?
Anche nei miti legati alla creazione del mondo, l’acqua simboleggia la sorgente di ogni forma di vita senza cui sarebbe impossibile nascere e sopravvivere. Questo non è poi lontano dalla realtà vera e propria. Questo significato è spesso associato alla figura femminile, che da la vita e alla pioggia, il dono che il cielo fa alla terra.
La rinascita è un altro significato associato all’acqua. Il diluvio distrugge ma non in modo definitivo, immergere la terra nell’acqua la rende fertile… insomma, l’acqua cancella e aiuta a ripartire più forti e consapevoli di prima.
Infine la purificazione che ha come elemento indispensabile l’acqua. L’uso dell’acqua per purificare risale alle origini della vita, sia dal punto di vista fisico che morale e spirituale.
Quali sono gli effetti ha l’acqua benedetta?
Tradizione vuole che l’acqua benedetta abbia numerose capacità che permettono al fedele di avvicinarsi a Dio e percorrere il suo cammino religioso. Infatti, l’acqua cancella i peccati veniali e allontana ogni astuzia o fantasia diabolica. La sua capacità è quella di tenere lontana dalle persone e dai luoghi ogni potestà demoniaca, un po’ come uno scudo che protegge tutto e tutti da ogni attacco demoniaco.
L’acqua benedetta ci aiuta a restare concentrati durante la preghiera e non avere distrazioni di alcun genere. Ci dispone inoltre a una maggiore devozione e ci prepara a ricevere i sacramenti, diventando spesso un elemento protagonista indispensabile per amministrarli e celebrare gli uffici divini.
Viene usata spesso dagli esorcisti per liberare le persone dai demoni.
Si usa sia nella liturgia cattolica che in quella ortodossa, vetero-cattolica, anglicana e in numerose altre chiese, per purificare il fedele e celebrare i riti liturgici.
Una protezione contro il male
L’acqua benedetta deve essere considerata come un potente strumento che Dio ci ha concesso per proteggerci contro il male. La chiesa esorta i fedeli a utilizzarla, in particolar modo nei periodi in cui ci sentiamo minacciati dai pericoli. Infatti, il male non sopporta l’acqua santa a causa del potere che ha su di lui e per questo motivo non potrà stare per lungo tempo accanto a una persona che la utilizza.
Santa Teresa d’Avila ci racconta:
“Una volta, mentre stavo in un oratorio, (il diavolo ndr) mi apparve al lato sinistro con un aspetto abominevole; siccome mi parlò, gli guardai soprattutto la bocca, che era spaventosa. Dal suo corpo sembrava sprigionarsi una gran fiamma molto chiara, senza ombre. Mi disse con voce terribile che se ero riuscita a liberarmi dalle sue mani, egli avrebbe saputo riagguantarmi. Ne ebbi terrore e mi feci, come potei, il segno della croce; egli allora sparì, ma ritornò subito. Ciò mi accadde due volte. Io non sapevo che cosa fare; avevo lì l’acqua benedetta e la gettai da quella parte: non comparve mai più.”
Il racconto della santa continua:
“Ho sperimentato varie volte che per mettere in fuga il demonio e impedirgli di tornare, non vi è mezzo migliore dell’acqua benedetta. Fugge anche innanzi alla croce, ma poi ritorna. Deve essere bene grande la virtù dell’acqua santa! Quando io me ne servo, provo una vivissima e sensibile consolazione, come un sollievo che non so descrivere, un diletto interiore che mi fortifica l’anima. E non è già una illusione, né una cosa che mi sia accaduta una volta, ma molte, e sempre da parte mia con grande attenzione per osservarla. È come il refrigerio che si sente in tutta la persona quando, arsi dal caldo e dalla sete, si beva un’anfora di acqua fresca. Ciò dimostra quanto siano grandi le pratiche della Chiesa, e come potenti le parole liturgiche che comunicano all’acqua tanta virtù da renderla così diversa da quella non benedetta. Quando vi penso mi sento inondare di gioia.” (Vita di Santa Teresa d’Avila)
Cosa si può fare con l’acqua benedetta?
Tutti i fedeli possono usare l’acqua benedetta, per esempio facendo il segno della croce all’ingresso della chiesa oppure prelevandola dalle acquasantiere per conservarla a casa.
Come vedremo più avanti, l’acqua benedetta trova impiego anche in precisi riti della Chiesa: essendo uno strumento per la consacrazione, viene adoperato per la benedizione, la consacrazione e l’esorcismo. Si tratta, in ogni caso, di azioni che possono essere eseguite solo da un ministro ordinato o da chi opera sotto la sua guida.
Cosa non fare con l’acqua benedetta
L’acqua benedetta è un sacramentale e in quanto tale l’uso inappropriato è considerata una colpa grave. In alcuni casi i fedeli utilizzano con troppa leggerezza questo simbolo sacro, un po’ per leggerezza, un po’ per ignoranza, usando erroneamente i sacramentali, dando spazio alle superstizioni.
L’acqua santa non possiede poteri magici e non può essere usata per chiedere a Dio di concederci tutto ciò che desideriamo. Non è una medicina, non va usata per pulire la casa, né per tenere lontano il malocchio e non possiamo usarla come portafortuna.
L’utilizzo dell’acqua per l’aspersione, sebbene sia un atto significativo, non è obbligatorio e, soprattutto, non agisce come un “disinfestante”. Piuttosto, serve a commemorare il mistero della Pasqua e a rinnovare la fede battesimale. In poche parole, la benedizione rappresenta sia una dichiarazione di fede che un impegno a vivere in conformità con il Vangelo. Qualsiasi altra interpretazione o applicazione di questo rito può cadere in pratiche superstiziose lontane dai principi cristiani.
Riti liturgici con l’acqua santa
Come ben saprai, l’acqua benedetta ha un grande uso in tutti i riti liturgici. La sua importanza si ricollega prima di tutto all’aspersione battesimale, il primo istante in cui il fedele entra in contatto con l’acqua santa. Quando si recita la preghiera di benedizione ci si rivolge al Signore perché l’aspersione con l’acqua ci porti in particolare tre benefici: il perdono dei nostri peccati, la difesa dalle insidie del maligno e il dono della protezione divina.
L’acqua può essere benedetta solo da un sacerdote e recitando preghiere speciali e usando un po’ di sale benedetto. Una volta benedetta, serve per benedire persone, cose e luoghi. Pensa ad esempio alla benedizione delle case, un rituale importante che ci permette di purificare la nostra casa e allontanare il male.
In sostanza, possiamo dire che l’acqua benedetta può essere usata per:
- benedire, invocando la protezione di Dio su cose e persone, per esempio durante alcuni Sacramenti e cerimonie;
- consacrare, impartendo una benedizione permanente su oggetti e luoghi come le Chiese, ma anche sulle persone;
- esorcizzare, proteggendo qualcosa o qualcuno dal maligno, ad esempio durante gli esorcismi, ma anche quando si vuole allontanare il male.
Molti fedeli sono soliti avere a casa una boccetta di acqua santa utile per benedire i diversi ambienti oppure da utilizzare durante le preghiere per migliorare la concentrazione. Spesso viene acquistata nei luoghi di culto, come ad esempio a Lourdes, e viene conservata con grande devozione poiché benedetta in un luogo sacro ma è possibile reperirla anche in altri modi.
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