La grande devozione di Papa Francesco nei confronti di San Giuseppe dormiente ha portato i fedeli a riscoprire questa particolare iconografia fino a poco tempo fa sottovalutata. La figura del santo rappresentato intento a dormire, rappresenta una devozione radicata nel pontefice.

Per comprendere l’amore verso San Giuseppe dormiente possiamo far riferimento al profondo legame lo unisce al Santo Padre. Scopriamo insieme l’origine e la natura della sua devozione.

San Giuseppe il protettore delle cause difficili

San Giuseppe è il segno del grande atto di fiducia di un uomo nei confronti di Dio. Quale gesto d’amore più grande dell’accettare di essere il padre terreno di Gesù, supportandolo nel suo importante compito missionario? Non a caso San Giuseppe è stato proclamato il patrono della Chiesa, l’unico in grado di prendersi cura dei fedeli così come si prese cura di Gesù e Maria. Questa è una delle ragioni per le quali San Giuseppe è così amato tra i fedeli.

Papa Francesco e San Giuseppe dormiente

Abbiamo parlato di San Giuseppe dormiente come del protettore delle cause difficili. Il santo rappresenta infatti un tramite diretto per comunicare con Dio, utilizzando il sogno come strumento, proprio come durante il sonno, Giuseppe riuscì ad avere le indicazioni per guida la Sacra Famiglia (vangelo di San Matteo).

Ecco perché Papa Francesco ha confidato di affidare i pensieri più complessi alla statuina di San Giuseppe dormiente che tiene sempre accanto a sé nella stanza a Santa Marta. E ogni volta che si trova ad affrontare un pensiero così grande da togliergli il sonno, scrive un biglietto con una preghiera e lo posiziona sotto la statuina.

Da cosa nasce questa profonda devozione del pontefice?

Tutto ha inizio all’età di 17 anni, nel 1953, nella Chiesa di San José a Buenos Aires, quando per la prima volta si trova a stringere un legame stretto con San Giuseppe. In questi anni Papa Bergoglio scopre la sua vocazione e la volontà di dedicare la sua vita a Dio e agli uomini. Da quel momento iniziò il suo percorso con grande determinazione e coraggio, affidando le sue preghiere e trovando la sua forza nell’amore per il Signore e nella figura del santo. San Giuseppe era un protettore silente ma sempre presente che ha accompagnato il giovane Jorge Mario a diventare pontefice. E proprio il 19 marzo, il giorno della festa di San Giuseppe, Bergoglio diventa Papa Francesco e Padre della Chiesa.

Il sogno come canale per comunicare con Dio

San Giuseppe dormiente è una particolare iconografia del santo che lo vede rappresentato avvolto in umili vesti intento a dormire. È un’immagine semplice ma carica di significato simbolico. Nel sonno Giuseppe riceve i messaggi di Dio: lo avverte del pericolo del Re Erode, viene esortato ad amare e a proteggere incondizionatamente il Bambino e Maria. Durante il sogno Giuseppe scopre il suo ruolo di padre putativo, di Gesù e di tutti gli uomini, e costruisce la sua figura di difensore, consolatore e protettore.

Proprio per l’origine profonda di questa figura, Papa Francesco ha scelto di averlo sempre al suo fianco e ogni giorno gli affida le nostre preoccupazioni e i problemi che scegliamo di condividere con lui.

La preghiera a San Giuseppe

Vogliamo suggerirti una preghiera molto bella, da rivolgere a San Giuseppe e da recitare anche quando posizioni i tuoi biglietti sotto il capo della sua statuina.

O amato San Giuseppe,

Dio nel sogno ti ha rivelato i suoi misteriosi progetti per la tua futura sposa Maria e la missione di custodire Gesù, il Salvatore del mondo.

Ora affidiamo a te la nostra preghiera, i nostri desideri, le aspirazioni e le speranze, affinché siano
presenti nei tuoi sogni e si possano realizzare per il nostro bene. Un bene che ci renda sempre più
amici del tuo figlio Gesù, sorgente di benessere fisico e spirituale.

Ottienici la forza di compiere con prontezza la volontà del Padre nei nostri confronti e dal tuo
esempio, possiamo imparare a non lasciarci più travolgere dalle difficoltà della vita e sentire sempre
la tua paterna mano protettrice, nella nostra mano.

Mantienici, oggi come ieri e domani, nel tuo sonno di uomo giusto.

Amen