Dopo pochi anni dalla Prima Comunione arriva il momento di ricevere la Cresima. Il bambino diventa un giovane adolescente, pieno di domande, curioso ed estremamente diffidente. Ecco perché spesso risulta difficile spiegare il significato di questo sacramento e la sua importanza.

Molti ragazzi scelgono proprio in questo momento di interrompere il percorso di fede, altri lo interrompono solo dopo aver ricevuto il sacramento. È importante accompagnare il ragazzo in questa fase delicata della sua vita, prenderlo per mano e guidarlo nel suo percorso verso Dio.

Non gettare la spugna. A volte una maggiore comprensione del significato del sacramento può fare la differenza e aiutare il giovane fedele a seguire il Signore con una maggiore consapevolezza.

Perché fare la Cresima?

La Cresima, o Confermazione, è uno dei sette sacramenti che tutti i fedeli sono chiamati a ricevere. Purtroppo sono sempre di meno i ragazzi che scelgono di proseguire il loro cammino di fede. Alcuni lo fanno per i regali che riceveranno, altri perché è un requisito necessario per sposarsi e solo una piccola percentuale accoglie il sacramento come un dono e un passo che sigilla e rafforza il nostro credo.

Le origini del sacramento le troviamo riportate nel Nuovo Testamento. Negli Atti degli Apostoli si legge: “Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanni. Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.” (8:14–17)

Se ne parla anche nel Vangelo di Giovanni, nella Lettera agli Efesini e nella Lettera agli Ebrei.

Fare la Cresima è un passo importante. Come dice il nome stesso, significa “confermare” e “rafforzare” la nostra fede nei confronti del Signore che avviene attraverso l’unzione con il Crisma.

Solo con la Confermazione possiamo definirci dei cristiani perfetti. È la continuazione del Battesimo e della Prima Comunione, è un Sì a grandi lettere e pronunciato con il cuore rivolto a Dio. Sì vogliamo far parte del tuo Regno, vogliamo essere cristiani ed essere figli tuoi.

Con questo sacramento accogliamo lo Spirito Santo nel nostro cuore e lo lasciamo agire. Cristo si manifesta in noi e prende forma nella nostra vita. Da quel momento in poi attraverso di noi sarà Lui a pregare, a infondere la speranza, a perdonare, a seminare la pace, a creare comunione e ad aiutare i bisognosi.

Senza questo sacramento si resta a metà del cammino di fede che ci porta verso il Signore. Non è facile, per un ragazzo, capire cosa significa accogliere lo Spirito Santo e Dio nella propria vita, ed ecco perché diventano essenziali i genitori, i padrini e i catechisti.

Il ruolo dei genitori

Questo sacramento conferma la maturità raggiunta dal cristiano durante il percorso iniziato con il Battesimo. Si tratta di un evento che interessa anche la famiglia del ragazzo e della ragazza che si appresta a ricevere il sacramento. Il loro compito è importante, perché portano i propri figli alla maturità della fede.

Come dice Papa Francesco: “è importante avere cura che i nostri bambini, i nostri ragazzi, ricevano questo Sacramento. Infatti abbiamo spesso cura che i nostri figli siano battezzati, ma non abbiamo altrettanta cura che ricevano poi la Cresima: così facendo però resteranno a metà cammino e non riceveranno lo Spirito Santo, che è tanto importante nella vita cristiana, perché ci dà la forza per andare avanti.”

I genitori, come i padrini e le catechiste, hanno il dovere di accompagnare i giovani in questo percorso. Spetta a loro il compito di spiegare cos’è la Cresima e perché è importante accogliere questo sacramento.

La scelta ultima è sempre del ragazzo. Ricordiamo che la Confermazione è un passo che viene fatto quando il giovane ha raggiunto una certa maturità e si ritiene abbastanza grande per comprendere il valore di questo passo. Si tratta di una crescita umana e spirituale che permette ai ragazzi di prendere coscienza delle proprie decisioni e del proprio credo. Ma per farlo ha bisogno degli strumenti giusti che devono essere forniti dalle persone adulte che lo circondano e che lo supportano nella crescita.

I padrini e le madrine come esempi di fede

Ancor più dei genitori, i padrini e le madrine hanno il compito di aiutare il cresimando a vivere la testimonianza cristiana. La persona scelta per rivestire questo ruolo non è necessario scegliere in base all’amicizia o alla parentela. Deve essere prima di tutto una scelta di fede.

La chiesa impone delle condizioni ben precise per accettare i padrini e le madrine di Cresima, come specificato nel Canone 874 del Codice di Diritto Canonico.

Per rivestire questo ruolo è indispensabile che il fedele abbia compiuto almeno i 16 anni di età e abbia ricevuto tutti i sacramenti: Battesimo, Comunione e Cresima. La persona deve condurre una vita conforme alla fede e comprendere l’incarico che sta andando a svolgere.

Quest’ultimo è un requisito che non può passare in secondo piano e capire il perché può aiutare il ragazzo a una migliore comprensione del sacramento.

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