I sacramenti fanno parte della tradizione cristiana e rappresentano dei segni sensibili ed efficaci della Grazia di Dio. Sono stati istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa per guidare il percorso di fede del cristiano e raggiungere la grazia eterna.

Il sacramento è dunque un segno che ci permette di avvicinarci in modo sincero e puro alla vera essenza di Dio. Ecco perché sono così importanti per i fedeli.

Oggi vogliamo scoprire quali sono i sette sacramenti della chiesa cattolica e cosa significano per il fedele. Sei pronto? Allora continua a leggere!

La storia dei sette sacramenti

Il termine sacramento deriva del latino sacramentum e corrisponde al greco mysterion, e viene ancora oggi usato nelle chiese di rito orientale, sia cattoliche che ortodosse. L’utilizzo di questo termine serve a evidenziare in parte l’idea di rito ma soprattutto quella di iniziazione e consacrazione. Pensa ad esempio agli antichi misteri pagani, che già utilizzavano il termine iniziazione, seppur con una diversa accezione. In quei tempi il percorso per unirsi alla divinità era caratterizzato da un rito sacro che permetteva di instaurare questo genere di legame.

Nei primi secoli del Cristianesimo, il termine “sacramento” veniva usato in genere per indicare l’insieme dei segni e dei gesti sacri che avevano lo scopo di condurre il fedele in comunione mistica con Cristo. Solo in un secondo momento il significato e il numero dei sacramenti si è andato a definire fino a raggiungere la forma che conosciamo noi oggi.

In molti casi, questo termine viene usato anche per indicare una comunione misteriosa tra l’operato di Dio e quello dell’uomo. Per farti un esempio, pensa al “sacramento di salvezza” oppure al “sacramento di unità”. Si tratta di segni esteriori, fatti di gesti ed elementi materiali come acqua, olio, vino e pane che acquistano forza quando vengono accompagnati da parole che proclamano la grazia di Dio. In questo modo il fedele può confermare e rafforzare il suo credo in modo più semplice e spontaneo. Per la chiesa, i sette sacramenti sono considerati l’origine e la massima espressione di tutta la vita cristiana.

Possiamo definirli come la manifestazione visibile e tangibile della Grazia divina di Cristo e offerta alla Chiesa. Attraverso i sacramenti, lo Spirito Santo partecipa alla vita del fedele portandola ad una nuova consapevolezza e santificandola. Ogni sacramento è stato istituito e voluto espressamente da Gesù che li ha affidati alla Chiesa con il compito di renderli accessibili a tutti i fedeli. Questi hanno valore in quanto tali, e non hanno nulla a che vedere con il celebrante, o con il suo merito spirituale, poiché è Dio che agisce attraverso di lui. In molti casi, come ad esempio nel Battesimo o nel Matrimonio, è lo stesso fedele che diventa ministro del sacramento grazie al quale entra a far parte della chiesa.

I sette sacramenti nel Cattolicesimo

Nella chiesa cattolica i sette sacramenti sono definiti come “i segni e gli strumenti mediante i quali lo Spirito Santo diffonde la grazia di Cristo, che è il Capo, nella Chiesa, che è il suo corpo”. (“Catechismo della Chiesa Cattolica”, Libreria Editrice Vaticana, 2006.).

Per mezzo dei sacramenti Cristo si manifesta agli uomini e li rende capaci di condurre una vita che segua il suo mistero pasquale di passione, morte e resurrezione.

Dopo l’Anno Mille, e lo sviluppo della Scolastica nella chiesa latina, si è limitato il significato del termine “sacramento” per riferirlo esclusivamente ai segni sacri riconosciuti come voluti da Dio. In seguito a questa piccola rivoluzione, i sacramenti sono stati ridotti a sette e il loro numero è stato confermato e autenticato dal Concilio di Trento.

Qualunque altro segno, come ad esempio quello della croce o di benedizione, vengo ritenuti essenziali all’interno della liturgia ma meno importanti poiché non sono stati istituiti direttamente da Cristo. Per riferirsi a questi segni usiamo il termine di sacramentale.

Ma quali sono i veri sacramenti della chiesa? Eccoli elencati brevemente:

  • Battesimo
  • Eucarestia
  • Cresima o Confermazione
  • Penitenza o Confessione
  • Ordine sacro
  • Matrimonio

Nel rito romano il sacramento del matrimonio e quello dell’ordine sacro sono gli unici che si escludono a vicenda. Infatti, per i sacerdoti e i vescovi, il Magistero della Chiesa Cattolica richiede l’obbligatorietà del celibato. Gli unici esclusi da questo vincolo sono i diaconi che possono essere sposati e rivestire il loro incarico all’interno della Santa Messa.

Secondo il Magistero, il fedele che si appresta a ricevere la comunione così come qualsiasi altro sacramento deve essere stato assolto dai peccati e aver portato a termine la penitenza assegnata dal sacerdote per l’assoluzione. Infatti, prima di ricevere il dono di un sacramento, è necessario che il fedele si trovi già preparato, ovvero in “stato di grazia”, per ricevere una nuova grazia sacramentale della cresima, del matrimonio o dell’ordine sacro.

Il Battesimo

Il Battesimo rappresenta l’inizio del percorso di sanificazione dello spirito. Grazie a questo sacramento il fedele può iniziare il suo percorso alla ricerca di Gesù e ricevere gli altri sacramenti. La parola battezzare deriva dal greco “tuffare” “immergere” ed infatti, secondo la tradizione cristiana, questo rito si svolge proprio con l’immersione nell’acqua del bambino, una prassi necessaria per purificare il fedele e rigenerare lo spirito.

L’Eucarestia

Questo sacramento completa l’iniziazione al cristianesimo e rappresenta il secondo sacramento che riceve il cristiano. L’eucarestia, ovvero il Corpo e il Sangue di cristo, possono riceverla solo coloro che si sono sottoposti al battesimo e hanno ricevuto il sacramento dello Prima Comunione.

L’origine risiede nell’ultima cena di Cristo, un momento durante il quale venne istituita l’eucarestia. Il significato del gesto è un segno di unità o un vincolo di carità.

La Cresima

La Cresima, o Confermazione, consiste nell’unzione con il santo crisma, l’olio di oliva benedetto con balsamo del Giovedì Santo. Durante questa cerimonia si conferma l’appartenenza alla chiesa di Dio e il fedele ha l’opportunità di confermare l’adesione alle promesse fatte durante il battesimo. Durante questo rito il sacerdote infonde nel fedele i 7 doni dello Spirito Santo.

La Penitenza o Confessione

Anche la Confessione è un sacramento, indispensabile per coloro che dopo aver commesso peccato desiderano riconciliarsi con il Signore. Grazie alla penitenza è possibile chiedere l’assoluzione dei peccati e il perdono, raggiungibile per mezzo della confessione e con la preghiera. Al termine della confessione infatti, il fedele è chiamato a fare una premessa di redenzione recitando una preghiera.

L’Unzione degli infermi

Le chiese cristiane praticano il rito dell’Unzione degli infermi che consiste in una speciale preghiera che viene recitata per gli ammalati con l’uso dell’olio benedetto. Per i fedeli colpiti da malattia rappresenta un sacramento importante e una speranza di guarigione. Pertanto, non si tratta di un rito che accompagna il fedele nel passaggio tra la vita e la morte ma di una preghiera che vuole alleviare le sue pene, fisiche ma soprattutto spirituali.

L’Ordine sacro

Il sacramento dell’Ordine Sacro è quello mediante il quale la missione di Cristo viene affidata alla Chiesa. Il sacerdote si assume la responsabilità e l’incarico di divulgare il messaggio di Cristo esercitando le sue azioni.

Il Matrimonio

Ed infine il matrimonio, il patto che un uomo e una donna sanciscono con la Chiesa e davanti a Dio, definendo la loro unione coniugale finché morte non li separi. Questo sacramento è un vincolo che da origine alla famiglia cristiana, nel rispetto reciproco e in osservanza della parola di Dio.

I sacramenti nelle altre chiese

Abbiamo visto fino ad ora i sacramenti nella chiesa cristiana, ma cosa succede nelle altre chiese? Anche nella chiesa ortodossa sono riconosciuti i sette sacramenti: crismazione, eucaristia, penitenza o confessione, ordine, matrimonio e unzione dei malati.

A differenza dei cristiani, gli ortodossi si riferiscono ai sacramenti con il termine di Misteri e rappresentano il punto di incontro tra la Grazia divina, che è invisibile e intangibile, e i segni visibili e reali utilizzati per rendere accessibile ai fedeli la Grazia di Dio.

Nelle chiese protestanti sono riconosciuti solo i sacramenti istituiti direttamente da Gesù, e quindi il battesimo e la Santa Cena. Quest’ultima però non corrisponde all’Eucarestia cattolica ma celebra solo il ricordo dell’Ultima Cena di Gesù e non richiede la transustanziazione del pane e del vino.

Le chiavi di lettura dei sacramenti

La Chiesa cristiana cattolica suddivide i sacramenti in base ad alcuni elementi caratteristici. La suddivisione è la seguente: Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, di Guarigione e di Edificazione della Chiesa.

Il Concilio Vaticano II ha individuate alcune interessanti chiavi di lettura dei Sacramenti, che ci permettono di esaminare poco per volta i significati più profondi.

La Chiave di lettura Classica, rimanda alla prima definizione dei sacramenti, segni della Grazia, istituiti da Gesù e affidati alla chiesa per la salvezza degli uomini. La Chiave di lettura sacramentale o simbolica, analizza la portata simbolica e mette a confronto le diverse componenti che li determinano, umane e divine, considerandoli come manifestazioni tangibili della volontà invisibile di Dio. Un altra Chiave di lettura è quella storico-salvifica, pone i sacramenti all’interno della visione salvifica voluta da Cristo per gli uomini, come segni tangibili della Nuova Alleanza tra Dio e l’Uomo. Troviamo poi la Chiave di lettura verbale, che si concentra soprattutto sugli aspetti linguistici e comunicativi dei Sacramenti e mette l’attenzione sul rapporto tra parola e realtà, su significante e significato, fino ad affermare che il sacramento realizza esattamente ciò che esprime.

La Chiave di lettura personalista, riconosce i sacramenti come un punto di incontro della comunità dei fedeli con Cristo, che secondo questa interpretazione diventa il tramite essenziale tra gli uomini e Dio diventando uno strumento di Salvezza e Redenzione. Troviamo inoltre una Chiave di lettura pneumatologica, per riconoscere nei sacramenti la presenza dello Spirito Santo, che diffonde gesti, linguaggi, parole, e ogni genere di ritualità legata alla sfera umana, trasformandoli in segni efficaci e autentici della presenza di Cristo. La Chiave di lettura liberatrice, che vede i sacramenti come strumenti di liberazione indispensabili per il fedele, come simboli di libertà e di dichiarazione di intenti per tutti coloro che scelgono di affiancarsi a Cristo per sconfiggere le ingiustizie, in nome della misericordia e dell’aiuto reciproco. Infine, la Chiave di lettura unitaria, che esamina tutti i sacramenti in chiave olistica, e si propone di unire la dimensione personale con quella di Fede, inserendo il Sacramento nella vita quotidiana del fedele, come elemento essenziale e irrinunciabile.

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